Il testo di legge che disegna il nuovo finanziamento pubblico all’editoria fa un importante scatto in avanti: un nuovo testo base è atteso in commissione Cultura alla Camera. Interpellato dall’agenzia Public Policy, il relatore del progetto Roberto Rampi (deputato Pd e membro della commissione) si dice speranzoso sul fatto che il nuovo testo unifichi alla proposta presentata dal Pd quella avanzata da Sel-Si.
Rampi spiega ancora che il testo che verrà fuori sarà “molto avanzato” rispetto a quello attuale, in particolare si prevedono novità sulle edicole e sul sistema dei punti vendita. Ma le novità che più scaldano gli animi delle parti in causa, almeno dal punto di vista degli editori, riguardano i criteri di accesso al finanziamento pubblico.
Viene invocata maggiore attenzione verso la tutela dei lavoratori e la trasparenza. In riferimento alla delega per la ridefinizione del sostegno pubblico all’editoria, Rampi sottolinea che sono stati previsti criteri “più definiti”. Per quanto riguarda le risorse, invece, l’obiettivo è aumentare la cifra sul piatto attraverso il surplus di raccolta sul canone Rai ed i proventi delle sanzioni amministrative decise dall’Agcom.
Non è stato ancora deciso un termine per la presentazione degli emendamenti di modifica del testo, tuttavia è probabile che venga fissato per giovedì in modo da iniziare il voto sulle proposte di modifica lunedì prossimo. “L’obiettivo è quello di approvare il testo prima dell’estate per poter permettere alle aziende che ne hanno diritto di ricevere le risorse”, conclude Rampi.
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