L’approvazione in tempi brevi di una nuova legge sull’editoria è la condizione necessaria per la “ripresa del mercato editoriale e l’inversione della tendenza negativa sul fronte dell’occupazione giornalistica”. Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, secondo cui “per questo è necessario che la commissione Cultura e il Parlamento accelerino l’iter della proposta di legge attualmente in discussione”.
Lorusso indirizza un appello ai parlamentari e alle forze politiche affinché nelle prossime settimane venga dato il via libera al pacchetto di norme sul settore dell’editoria: “Se il Paese sta uscendo lentamente dalla crisi, il settore editoriale è ancora in difficoltà. L’entrata in vigore in tempi brevi di nuove norme darebbe maggiori certezze al settore, incoraggiando anche nuovi investimenti”.
Il testo di legge prevede l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione che potrebbe dare “una spinta decisiva anche per interventi di socialità, per la lotta al precariato, per il finanziamento degli ammortizzatori sociali e per il sostegno all’innovazione tecnologica. È però imprescindibile che i criteri di accesso ai finanziamenti pubblici siano rigorosi e trasparenti”.
Lorusso spiega infatti che “qualsiasi forma di sostegno pubblico va riconosciuta soltanto agli editori che, oltre a versare i contributi previdenziali, dimostrino di retribuire regolarmente i lavoratori, di inquadrare correttamente i giornalisti dipendenti e di rispettare gli accordi sottoscritti dalle parti sociali in materia di collaborazioni libero-professionali”.
Sono queste condizioni essenziali e irrinunciabili per il segretario della Fnsi, condizioni che “il Parlamento saprà tenere in considerazione insieme con la necessità di approvare in tempi rapidi l’intero pacchetto di norme”.
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