Editoria

Riforma dell’editoria, meno deleghe e più norme

Sta per partire la discussione al Senato per la riforma dell’editoria, intanto la commissione Industria consiglia come rilanciare gli investimenti pubblicitari

Incentivi fiscali per rilanciare la pubblicità nell’editoria e per rendere più incisivo il ddl di riforma. È questa la proposta della commissione Industria del Senato in vista della discussione della proposta di legge a Palazzo Madama. Nella settimana del 12 luglio il testo approderà in Aula.

Gli incentivi caldeggiati dalla commissione possono arrivare solo con l’inserimento di norme dirette a posto delle deleghe attualmente presenti nel ddl di riforma dell’editoria. Direttive, viene spiegato nel parere alla commissione Affari costituzionali che sta esaminando il testo, che siano “direttamente e immediatamente applicabili”.

Il relatore Massimo Mucchetti (Pd) ha proposto modifiche al testo che prevedono degli incentivi fiscali diretti, soprattutto, agli inserzionisti di micro, piccola o media dimensione e alle start up innovative.

In questo modo sarebbe possibile un rilancio degli investimenti pubblicitari nel 2016, ma anche nei prossimi tre anni. A giovarne, grazie a “meccanismi di detassazione sulla spesa pubblicitaria incrementale”, sarebbero giornali quotidiani e periodici cartacei e digitali.

La questione delle deleghe resta tra le più delicate da affrontare nel processo di riforma dell’editoria. Ora però non sono associazioni, federazioni e sindacati di settore a spingere per norme più chiare e dirette fin da subito, ma il suggerimento viene dallo stesso Parlamento.

Quelle sulle inserzioni pubblicitarie saranno le uniche indicazioni in tal senso o seguiranno a ruota altri pareri su norme da inserire al posto delle deleghe? In ogni caso bisognerà attendere ancora poco per scoprire se questi consigli verranno recepiti o meno nella stesura del testo definitivo.

Recent Posts

Gedi, l’ultima cessione di Elkann: pronto a cedere Repubblica

John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…

19 ore ago

L’Ifj contro Israele: “46 giornalisti morti a Gaza”

I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…

20 ore ago

Il sogno del Papa: “Una comunicazione di pace”

Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…

4 giorni ago

Askanews, ora i giornalisti chiamano il sottosegretario Barachini

Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…

5 giorni ago

I pubblicitari contro la web tax: “Colpirà le piccole aziende”

Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…

6 giorni ago

Aie vuole incontrare Giuli: “In manovra non c’è niente per il libro”

La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…

6 giorni ago