Si sta discutendo in Aula della Camera l’esame del testo unificato delle proposte di legge: Istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell’editoria, della disciplina di profili pensionistici dei giornalisti e della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti (C. 3317–3345-A). Durante la diretta web si sono susseguiti numerosi interventi di parlamentari di diversi schieramenti e tutti, ma proprio tutti hanno fatto menzione alla crisi delle edicole ed alla progressiva chiusura di molti punti vendita. Purtroppo sono state parole al vento, tutti a parlare ma nessuno a proporre una soluzione al problema. Nessun finanziamento al settore (cosa che invece accade in Francia), nessuno stop alle liberalizzazioni e nessun pugno duro verso editori e distributori che continueranno ad usare le edicole come bancomat del comparto. Attenzione però, vi è una minima apertura per la vendita di prodotti di generi diversi e soprattutto sulla libera organizzazione degli orari di vendita. Caspita diranno i giornalai…potremmo aprire l’attività alle 11 del mattino e chiuderla alle 13..!! Peccato che i giornali giustamente arrivano all’alba e se uno inizia a venderli alle 11 sono già vecchi e superati. E’ una presa in giro. Si poteva e doveva fare molto di più. Regolamentare il rifornimento dei prodotti e le rese, evitare il dispotismo dei distributori, permettere all’edicolante di ricevere la merce CHE VUOLE (così come accade in Irlanda), usufruire di agevolazioni fiscali su tasse e concessioni comunali, poter permettere degli sconti, ma soprattutto impedire agli editori la concorrenza scorretta sugli abbonamenti. Questo e molto altro….si poteva fare di più, molto di più.
Il Parlamento ha perso sicuramente un’occasione per risollevare le sorti delle migliaia di edicole che sono “ancora” presenti sul territorio e che faticano ad arrivare a fine mese. Tutti i parlamentari a riempirsi la bocca sulla crisi delle edicole. Alcuni interventi ascoltati in diretta web sono stati a dir poco “irriverenti” nei confronti dei giornalai…
Forse non hanno capito che non serve elemosina ma organizzazione!!
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…
In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…
Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…
La cessione di Gedi è debitamente monitorata dal governo: lo ha affermato il sottosegretario Barachini.…