Ai giornalisti che hanno annunciato lo sciopero contro il piano aziendale della Poligrafici e del quotidiano Il Giorno, ha replicato proprio Riffeser Monti che difende la bontà del progetto editoriale che sarà varato dall’inizio del prossimo anno. “A tutto il Corpo Redazionale vorrei precisare che il varo della nuova grafica non sta provocando alcun danno irreparabile come raccontato dai comitati di redazione e come testimoniato dai dati diffusionali che registrano, al contrario, un dato positivo. Tali dati dimostrano ancora una volta l’infondatezza e la pretestuosità delle affermazioni del sindacato”.
E quindi ha aggiunto: “Visto che sono stato citato 3 volte negli ultimi comunicati sindacali dei quali mi si accusa di intromettermi nel progetto della nuova grafica, vi confermo che tale progetto è stato affidato allo studio Tomo Tomo in collaborazione con i dirigenti e i colleghi interni al Gruppo e al coordinatore del progetto mio figlio Bruno Riffeser Monti che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto. Il varo pochi giorni fa di questo progetto ha consentito il rinnovamento grafico che si accompagna ad una strategia ben definita che ha riguardato tra gli altri lo ‘splittamento’ dello sport oltre che la facilitazione della condivisione dei contenuti carta/web. Ben consci che l’Azienda continuerà ad investire nella valorizzazione dell’informazione, anche on-line”.
E infine difende l’operato e il piano: “Tali scelte sono tutt’altro che indefinite e rispondono a delle logiche precise e strategiche e non sono altro che finalizzate esclusivamente a garantire un futuro e un rinnovamento per le nostre testate in un’ottica di continuità. Per quanto riguarda la trattativa sullo stato di crisi – sottolinea – posso solo dirvi che ha sempre indirizzato i miei manager a tenere relazioni industriali improntate sul rispetto reciproco e sulla massima trasparenza, raccontando al tavolo delle trattative la reale situazione in cui versa il nostro Gruppo, consci del fatto che solo attraverso la rappresentazione veritiera della realtà, si possano successivamente condividere le scelte e le strategie per il futuro”.
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