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RIENZI (CODACONS) SI CANDIDA A PRESIDENZA RAI E MINACCIA IMPUGNARE AL TAR L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO

Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi chiedono di partecipare alle prossime assemblee dei soci Rai previste per il 4 e l’8 maggio e lo fanno attraverso una diffida inoltrata oggi ai vertici della Rai, ai membri del CdA e al Ministero dell’Economia. «Se la richiesta non verrà accolta, la delibera di approvazione del bilancio Rai potrebbe essere addirittura impugnata al Tar del Lazio», minacciano.
Dopo le candidature alla carica di presidente Rai di Santoro e Freccero anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha inviato al presidente del Consiglio e al ministero dell’Economia il proprio curriculum.
Per quanto riguarda gli annunciati tagli al bilancio, il Codacons chiede una maggiore riduzione degli sprechi e il reintegro effettivo al lavoro di decine di giornalisti e dirigenti che prendono lo stipendio senza fare nulla, oltre che il totale rinnovamento dei canali Rainews e Isoradio o la loro chiusura immediata. L’associazione critica anche la pervicacia con cui si mantengono in piedi trasmissioni come quella di Luisella Costamagna su Rai3, che raggiungono «uno share sotto i minimi di soffocamento chissà per quali debiti di chi».
Secondo Rienzi, Monti,
«proponendo presunti tecnici alla Direzione generale e al Cda, vuole dare anche la Rai alle banche e a Confindustria, con la scusa di sottrarre l’azienda alla lottizzazione politica e al Parlamento. Ma si tratta di una grande bestialità oltre che di una affermazione ignorante: infatti se la legge prevede la “lottizzazione” è proprio perché la Rai, rivolgendosi a tutti, deve avere la voce di tutti, di sinistra come di destra o di centro. Dare la tv di Stato in mano a rivoluzionari dai pingui contratti come vorrebbe Santoro, o a tecnici come auspica Monti, non significa rendere la Rai indipendente, ma trasferirla dal padrone Parlamento al ben più pericoloso padrone partito dei faziosi o dei banchieri».

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