Ricordato a Termini Imerese il giornalista Cosimo Cristina, a 54 anni esatti dalla sua morte. Su iniziativa dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Stenio” e della rivista “Espero“, questa mattina, nei locali dell’istituto siciliano sono stati rivisitati gli ultimi momenti della vita di Cocrì (così si firmava Cristina) e lette alcune pagine della Rivista “Prospettive Siciliane”, il giornale fondato e diretto proprio dal giovane e coraggioso cronista che fu anche corrispondente per L’Ora di Palermo, per Il Giorno di Milano, per l’agenzia ANSA, per Il Messaggero di Roma e per Il Gazzettino di Venezia.
Sul palco si sono alternati Angela Marramaldo, dirigente scolastico dello Stenio, Alfonso Lo Cascio, Direttore della rivista Espero e Giusi Conti, insegnante dello stesso istituto che in passato ha curato progetti per ragazzi sulla figura di Cosimo Cristina.
Quella del giornalista siciliano è la storia di un personaggio scomodo, impegnato in anni lontani nella lotta a Cosa nostra e poi “suicidato” dalla mafia. Aveva solo 25 anni, quando nel pomeriggio del 5 maggio 1960, fu ritrovato morto nel tunnel ferroviario di contrada Fossola, tra Termini e Trabia. Non venne nemmeno disposta l’autopsia: per gli inquirenti si trattò di suicidio.
Il caso venne riaperto sei anni dopo, grazie al vice questore di Palermo, Angelo Mangano. La salma fu riesumata e quinti sottoposta all’esame autoptico, che dopo tanti anni finì per confermare l’ipotesi del suicidio. Da allora il “caso Cristina”£ è stato definitivamente archiviato. Ed una spessa coltre di oblio è calata sul giovane che è stato ben presto dimenticato. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni si è verificato un lento recupero della memoria storica del giornalista nato a Termini Imerese l’11 agosto del 1935. Un lavoro portato avanti attraverso inchieste su libri e giornali, l’impegno di diverse scuole termitane (che hanno incluso nei loro progetti sulla legalità proprio la figura di Cristina), l’intitolazione di una strada al giovane su proposta della rivista Espero, l’inserimento di un pannello su Cosimo, da parte dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, nella mostra dedicata ai cronisti italiani uccisi. E per il cinquantesimo anniversario della sua morte, il 5 maggio del 2010, su iniziativa della rivista Espero, insieme al Comune di Termini Imerese e all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, nel luogo in cui fu rinvenuto il corpo fu collocata una lapide.
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