Il traffico su rete fissa perde il 7,43% di fatturato sul 2012 (da 18,58 a 17,2 miliardi), quello su rete mobile (17,26 miliardi) scende addirittura del 13,87. In totale sono almeno 4 miliardi in meno di fatturato (-10,77%). In calo, ovviamente, anche gli investimenti: -5,4% (ma quelli sulla rete mobile perdono il 9,8%) a quota 5,975 miliardi. E per la prima volta la quota di mercato di Telecom Italia nei servizi a banda larga scende sotto la soglia del 50%. Bene per la concorrenza, un poco meno per l’ex monopolista. Che assieme all’altro leader nazionale, Vodafone, vede ridursi le proprie quote anche nel settore della telefonia mobile. Su 96,9 milioni di sim attive, Telecom passa dal 33,1 al 32,2% e Vodafone dal 30,2 al 29,4 per cento. Crescono invece le imprese “minori”: Wind dal 22,3 al 23, H3G (che però dimezza la sua quota tra la clientela affari) dal 9,8 al 10, mentre gli operatori virtuali tutti assieme (Poste mobili, Coop, ecc ecc) passano dal 4,6 al 5,4%. Di contro, segnala l’Agcom, continuano ad aumentare gli utenti mobili che accedono a internet “in mobilità”. Con smartphone o chiavette: erano 38,7 milioni nel primo trimestre di quest’anno contro i 31,5 di 12 mesi prima. Molto forte la mobilità tra i gestori: sono nel 2013 sono stati 13 milioni i clienti che hanno sfruttato la portabilità del numero, 65 milioni in tutto dal 2005 a oggi.