Tutti i settori dei media (online, editoria, radio e tv) risultano in perdita rispetto al 2012. La tv gratuita ha visto calare propri ricavi da 4,993 miliardi a 4,695 miliardi (-5,97%), mentre le tv a pagamento sono passate da 3,395 a 3,326 miliardi (-2,02%). Complessivamente il calo dei due settori e’ del 4,4% a poco piu’ di 8 miliardi di euro. La pubblicita’ rimane la principale fonte di finanziamento con il 41% ed e’ incalzata dai ricavi di abbonamenti e servizi pay che valgono il 37% degli introiti complessivi. Secondo le stime, il calo piu’ pesante e’ per Mediaset che crolla dell’8,2% nei ricavi totali passando dai 2,4 miliardi del 2012 ai 2,2 dello scorso anno: la raccolta pubblicitaria passa a 1,73 mld rispetto agli 1,96 del 2012 mentre le offerte a pagamento salgono da 520 a 550 milioni di euro. Male anche Sky Italia con un -3,5% di ricavi con la pubblicita’ che scende da 265 a 210 milioni e le offerte a pagamento da 2,43 a 2,39 miliardi, mentre la Rai arretra dell’1,6% con il canone sostanzialmente stabile (1,64 contro 1,65 miliardi) e la pubblicita’ in contrazione (632 milioni cono 683 del 2012). EDITORIA – Il fatturato dei quotidiani ha registrato tra il 2012 e il 2013 un calo del 7%. I ricavi sono passati da 2,507 miliardi a 2,331 miliardi con un calo del 7,02%; ancora peggio hanno fatto i periodici che registrano un -17,28% (da 2.842 a 2.351 miliardi), mentre internet ha visto calare i ricavi del 2,46% (passando da 1,503 a 1,466 miliardi).