Categories: Editoria

REGOLE PER EDITORIA ALL’ESTERO, NE DISCUTONO ESPERTI E POLITICI

Riforma della legge sull’editoria, e in particolare del sistema delle provvidenze assegnate ai media italiani all’estero, in tutto circa 11 milioni di euro, 9 dei quali divisi tra 6 quotidiani pubblicati e diffusi all’estero, 2 per i periodici, mentre sono escluse le testate radio tv e web. Di questo discutono oggi a Roma editori dei media italiani all’estero, parlamentari eletti all’estero, esponenti del governo e del governo ombra, riuniti in un convegno promosso oggi a Roma dal gruppo parlamentare Pdl.
Nel mondo, spiegano gli organizzatori (i dati sono della banca dati del ministero degli affari esteri tenuta dal consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti) i media in lingua italiana sono oltre 700. Ben 494 i giornali. Ma tra questi, solo 6 quotidiani si spartiscono la fetta più cospicua dei finanziamenti (8.777.724, 4 milioni di euro), mentre dei restanti 488 solo circa 140 ogni anno si dividono i restanti 2 milioni di euro di contributi; per una media di 14.825 euro a testata. Ma ci sono testate che si attestano a 5 mila euro.
Tra gli argomenti di dibattito, il disegno di legge del senatore Basilio Giordano, promotore di un ddl in cui viene proposto il raddoppio da 2 a 4 milioni di euro dei contributi destinati ai periodici stampati all’estero e la proposta di legge ancora in corso di attribuzione del parlamentare Pd Ricardo Franco Levi, portavoce del governo ombra, “Nuova disciplina del settore dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico delle disposizioni legislative in materia e di editoria”. Tra le ipotesi, quella di un sistema di accesso alle provvidenze diverso da quello attuale messo sotto accusa da anni per l’assenza di parametri di valutazione autenticamente certificabili.
Federica Liucci

editoriatv

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