“Il passaggio parlamentare, con i relativi tempi, del Regolamento di semplificazione e delegificazione dei contributi all’editoria testimoniano a pieno lo scarso interesse con cui si tratta un tema delicato come quello del pluralismo. L’unica sede per discutere di questi temi dovrebbe essere il Parlamento. Una reale riforma dell’editoria è l’unico strumento idoneo a garantire un sistema al contempo industriale e democratico. Invece, in un momento in cui il settore sta subendo trasformazioni epocali, sembra che l’unico problema sia il sistema di sostegno. Che viene trattato attraverso norme disomogenee con decreti legge per la cui conversione spesso i Governi pongono la fiducia”. Lo afferma il presidente della FILE, Enzo Ghionni, audito in Commissione Cultura alla Camera sul regolamento recante: “Misure di semplificazione e riordino della disciplina di erogazione dei contributi all’editoria” (AG 183). Saranno auditi anche i rappresentanti di AIE, FIEG e Mediacoop.
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