Il Regno Unito ha annunciato oggi una nuova strategia di sicurezza contro la cybercriminalità. Il governo britannico ha dato mandato a polizia e magistratura di ricorrere più estesamente alle “cybersanzioni” già esistenti, bandendo dai social network o dai servizi di chat chi si macchia di hackeraggio, di frodi o di bullismo online. Anche i condannati per reati sessuali o comportamenti anti-sociali dovrà essere punito con sanzioni più severe. Lo scrive il Telegraph sottolineando che le cybersanzioni sono state già usate nei violenti disordini della scorsa estate. Due giovani di Dundee sono stati banditi dal web per aver incitato alla rivolta tramite Facebook. Al momento gli esperti del settore sono impegnati a verificare se la tecnologia “cyber tag” può essere usata per monitorare chi contravviene alle cybersanzioni su internet. Se la nuova strategia che si articola su quattro anni si rivelerà un successo le restrizioni su internet potranno essere imposte su “un più ampio gruppo di criminali”, riferisce il giornale.
Le nuove disposizioni sono state anche concepite contro il cyberspionaggio, gli attacchi di Stati come Cina e Russia e gli hacker “patriottici”. La Gchq, l’agenzia britannica delle intercettazioni, riceverà circa 385 milioni di sterline del budget totale di 650 milioni per ottimizzare le sue capacità investigative online.
(TMNews)