Il consiglio regionale toscano, nella seduta in corso a palazzo Panciatichi, ha approvato a maggioranza la proposta di legge 476 “Aiuti agli investimenti delle imprese commerciali” che eroga 3 milioni di euro alle aziende editoriali come strumento di sostegno al settore, con particolare riguardo alle emittenti televisive duramente provate dallo switch-off, il passaggio dall’analogico al digitale terrestre, che ha visto molte fusioni e qualche chiusura per l’innalzamento significativo dei costi per restare sul mercato. La proposta di legge ha visto riunirsi un fronte bipartisan con la sola eccezione del consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, Marco Taradash: “È una misura che va in controtendenza con le decisioni nazionali di ridurre e far sparire un sostegno pubblico- nota polemicamente-. Le aziende editoriali sono imprese commerciali che devono trovare sul mercato la loro sostenibilita’. Le provvidenze a pioggia non vanno ad aiutare le aziende in crisi, sono solo una regalia per le imprese di informazione. L’unica ragione che trovo e’ in una data, nel mese di maggio dell’anno prossimo ci saranno le elezioni Regionali”.Taradash entra in rotta di collisione anche sui criteri adottati dalla legge per il riparto delle risorse: “Ci sono dei limiti assurdi, se un’azienda ha troppi praticanti, che quindi sono in procinto di passare ad un livello superiore della professione, in questo caso non sono ammessi i contributi. È una cosa che non si riesce a spiegare se non come un aiuto agli editori che non vogliono assumere i giornalisti e che hanno probabilmente trattato con la Regione per essere autorizzati a non assumere”. Nettamente differente il punto di vista di un collega di schieramento di Taradash, vale a dire il vice-capogruppo di Forza Italia, Nicola Nascosti: “Possono sembrare pochi 3 milioni, ma credo che sia un passo avanti rispetto a quello che c’era prima. Abbiamo bisogno di un sistema autonomo e autorevole per evitare interferenze sui media”. La consigliera di Fratelli d’Italia, Marina Staccioli, ha invece elogiato il supporto anche “alle piccole imprese di siti di informazione online, che abbiamo visto essere importanti durante le alluvioni per dare l’allerta al territorio della protezione civile”. (DIRE)