“Le prime nomine le farò presto, forse già oggi. Sceglierò in base ai curriculum che mi hanno inviato. Metterò in piedi un piccolo ufficio stampa di cinque o sei giornalisti.
Saranno nomine a tempo determinato, intanto di un anno, anche per valutare meglio il lavoro”. Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
Proprio in questi giorni l’Ordine dei giornalisti e Assostampa sono tornati a criticare, annunciando esposti alla magistratura, il primo inquilino del Palazzo dei Normanni per le modalità con le quali ha smantellato il “vecchio” ufficio stampa della Presidenza e per alcuni comunicati inviati dallo stesso Crocetta e firmati da lui.
“La mia libertà di espressione e di opinione è garantita dalla Costituzione, ci mancherebbe altro – ha spiegato il governatore – oltretutto il mio è stato un comportamento di rispetto: ho voluto attendere l’esito delle cause prima di fare nuovi passi”. “Capisco – ha aggiunto – che ci siano le corporazioni, ma i giornalisti sono persone come tutte le altre, la legge si applica anche a loro. Per carità, ci sono giornalisti e giornalisti, alcuni sono anche stati uccisi dalla mafia ma questa storia dei 21 dell’ufficio stampa della Regione che si sono auto-assunti a tempo indeterminato, tutti con la qualifica di ‘capo redattore’, somiglia alla vicenda dei Social-Trinacria”.
Crocetta è infine tornato sulle posizioni espresse da Ordine e Assostampa: “Avrei accettato memorie e proposte, invece hanno insistito nel volere il riconoscimento della trattativa sindacale così poi, magari, avrebbero prodotto atti da presentare in tribunale. Ma io sono buono, non fesso”.