REGIONE CAMPANIA: PROPOSTA DI LEGGE PER UNA NUOVA RETE DI VENDITA PER STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA

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La Regione Campania mette in cantiere una nuova rete di vendita per la stampa quotidiana e periodica. La proposta di legge targata Pdl (primo firmatario Luca Colasanto) inizierà l’iter per l’approvazione in Consiglio regionale martedì 5 maggio: è fissata per le 11 in Commissione l’audizione con gli operatori del settore. Il testo prevede una rete di vendita “equilibrata e razionale”, che tenga conto delle esigenze delle aree rurali e interne, spesso trascurate dagli attuali sistemi di distribuzione, e della vocazione turistica della Campania che fa aumentare in maniera esponenziale la domanda di prodotti editoriali tra luglio e settembre.
Per mettere a punto il nuovo sistema, i singoli Comuni campani dovranno definire e inviare all’assessorato regionale alle Attività produttive, piani ad hoc concordati con le associazioni più rappresentative a livello nazionale degli editori e dei distributori, nonché con le organizzazioni sindacali dei rivenditori. I piani serviranno a definire la rete dei punti vendita esclusivi e non esclusivi e la loro localizzazione, stabilendo i crite-ri per l’autorizzazione di nuovi punti, il trasferimento o l’ottimizzazione di quelli già esistenti. In sede di definizione dei piani, i Comuni dovranno rispettare un rapporto minimo tra famiglie e punti vendita non inferiore a settecento.
I Comuni potranno comunque prevedere il rilascio dell’autorizzazione, anche in assenza dei parametri minimi previsti, nel caso in cui le aree da servire presentino determinate condizioni: strade interprovinciali; territorio in tutto in parte montuoso, in zone interne, costiere o insulari di difficile accesso; comuni confinanti che possono rappresentare nuovi bacini di utenza; zone a bassa densità di popolazione o in totale carenza del servizio. In ogni caso, onde evitare di lasciare isolate le piccole realtà del territorio, la legge prevede che i Comuni con popolazione uguale o inferiore ai 2mila abitanti, debbano prevedere obbligatoriamente nei piani di localizzazione due punti vendita, di cui uno situato nel centro storico e l’altro nella periferia.

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