L’inchiesta sui fondi della comunicazione gestiti dai gruppi consiliari della Regione Campania prosegue. A tappe, con gradualità, provando a scovare irregolarità nell’uso di tali risorse: solo nei giorni successivi alle elezioni politiche potrebbe, però, avere il definitivo scossone. Nelle scorse ore, nel grattacielo del Centro Direzionale di Napoli si vociferava dell’eliminazione dal bilancio della voce “fondo comunicazione gruppi”, già decurato del 25 per cento nel dicembre 2012 dopo gli scandali e le polemiche nelle altre Regioni. Ora, a quanto apprende l’agenzia stampa IL VELINO e confermano ambienti vicini alla presidenza del Consiglio regionale, quel fondo cambierà nome e destinazione: si dovrebbe intitolare, infatti “Fondo per l’informazione” per tentare di specificare il corretto utilizzo che i consiglieri dovranno farne; vale a dire, contrattualizzare esclusivamente giornalisti a cui corrispondere la cifra messa a disposizione di ogni singolo consigliere (14mila euro l’anno), per svolgere un’attività di collaborazione professionale all’esponente dell’assemblea legislativa campana.
Solo gli iscritti all’albo professionale, cioè i giornalisti, possono firmare i comunicati stampa. Ciò che…
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