“l comunicato stampa ricevuto il 7 novembre 2012 in forma anonima, su carta bianca, non firmato, presumibilmente del Ministero dello Sviluppo Economico, con il quale si tenta di spiegare che il ritardo nei pagamenti dei contributi sono legati all’iter procedurale e non alla inefficienza dell’Amministrazione, conferma l’indifferenza dell’Amministrazione nei riguardi della gravissima crisi economica ed occupazionale in cui versano le emittenti locali. Il Sottosegretario del Governo tecnico, Prof. Massimo Vari, piuttosto che trovare giustificazioni che “non riempiono la pancia”, lo invitiamo ancora una volta a darsi da fare per rimuovere gli ostacoli burocratici di quei farraginosi regolamenti affinché già dal 2013 sia erogato, in tempi umani, ciò che ci spetta. Torniamo a dire fino alla noia che, con la massima urgenza, occorre profondamente riformare i Regolamenti, radio e tv, relativi alla 448/98 e 448/01 per farne uno solo con nuovi criteri di assegnazione dei contributi eliminando i passaggi dall’Editoria e dai Corecom; sollecitare la Fondazione Bordoni a saldare immediatamente le fatture relative alla pubblicità sullo switch off televisivo. A tale proposito si invitano le emittenti che vantano un credito dalla Fondazione di emettere fattura. In mancanza di una fattura il credito non è esigibile e si rischia di perderlo; sollecitare le Regioni morose a saldare la pubblicità elettorale del 2010 e 2011; emanare norme trasparenti sulla assegnazione della Pubblicità Istituzionale destinata alle emittenti radiofoniche e televisive locali prevista dal Testo Unico, articolo 41. Si segnala al governo tecnico che, in assenza di regole, i politici che governano gli enti pubblici ne fanno un indecente uso clientelare. La responsabilità di tale situazione è anche dell’AGgcom che non si mai posto il problema di emanare una Delibera in tal senso; il recupero dei rimborsi di energia elettrica ante 2009 e il recupero dei rimborsi delle spese telefoniche da Telecom mediante normativa per il pagamento in tempi ragionevoli. Si sappia che la signora Telecom non rimborsa da anni e a nulla valgono i solleciti e le ingiunzioni degli avvocati. Questi tipi d’interventi ci aspettiamo dal Governo Tecnico, non giustificazioni di facciata! Siamo indignati per la vostra indifferenza, dateci subito ciò che ci spetta. Invitiamo le emittenti locali a stringersi intorno alla REA per la difesa dei loro interessi”. E’ quanto si legge in una nota di Rea, Radiotelevisioni europee associate.
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