Rcs stringe i tempi sulla vendita dei suoi Libri, per i quali è stato manifestato un’interesse da parte di Mondadori, che dovrebbe sborsare 135 milioni per creare il maggior polo libraio d’Italia. Ipotesi che ha scatenato numerose reazioni e polemiche nel mondo dell’editoria. La società cui fa capo, tra le altre cose, il Corriere della Sera ha convocato una riunione del consiglio di amministrazione per il prossimo 2 marzo. Secondo quanto riferiscono fonti finanziarie, all’ordine del giorno della riunione del board “l’avanzamento del piano di cessioni e progetti strategici in corso”. Non è escluso che vengano esaminate anche le offerte pervenute al gruppo editoriale per l’acquisizione delle radio del gruppo Finelco. In questi ultimi giorni bocche cucite da parte degli azionisti di Rcs in merito alla vendita delle attività libri (Rizzoli, Bompiani, Bur, Fabbri, Adelphi, Marsilio, Bur, Sonzogno). Solamente l’editore Urbano Cairo (3% del capitale) ha fatto capire di non apprezzare la linea, spiegando che cedere attività per ripianare delle perdite è una sorta di sconfitta, è come depauperare l’azienda.