Cairo parte per primo. La Consob ha autorizzato la pubblicazione del documento informativo sull’offerta pubblica di sottoscrizione (Ops) che dovrebbe durare quattro settimane. Il prospetto dovrebbe confermare quanto già noto, con la proposta di scambiare ogni azione di Rcs in cambio di 0,12 azioni di Cairo Communication, ma sarà possibile effettuare qualche modifica fino a cinque giorni dalla scadenza dell’offerta.
Urbano Cairo non solo parte per primo, ma parte da solo. I termini della controfferta di Andrea Bonomi e dei soci storici di Rcs sono stati sospesi il 27 maggio: la Consob ha chiesto un’integrazione al prospetto dell’offerta pubblica di acquisto (Opa), imponendo un brusco stop a un’operazione che avrebbe potuto avere il via libera la prossima settimana.
Alla proposta di Bonomi sono legati i nomi di Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli: ognuno di loro ha assicurato la non adesione all’offerta di Cairo, bloccando in questo modo il 22,6% delle azioni di Rcs Mediagroup. In questo modo per Cairo sarà quasi impossibile raggiungere il fatidico 50% più 1 delle quote (come auspicato in una prima fase) e molto difficile arrivare al 35% che accetterebbe come risoluzione positiva.
Lo stallo in atto potrà essere deciso solo da un terzo soggetto: il mercato. Fondi, piccoli risparmiatori, day trader, una serie di interlocutori finanziari potranno recitare un ruolo di grande importanza. Come ha rilevato Il Sole 24 Ore, finora proprio il mercato ha spiazzato tutti. I continui rialzi del titolo di Rcs hanno portato i valori delle azioni a valutazioni superiori a entrambe le offerte. Cairo, Bonomi e Rcs, le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
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