Categories: Editoria

Rcs chiude tre testate e intanto l’intelligenza artificiale….

Rcs, la società editrice che edita i quotidiani Il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, ha comunicato la decisione di chiudere cinque periodici: “Airone”, “For men”, “In Viaggio”, “Bell’Europa” ed “Antiquariato”. La vera notizia non è la chiusura di ben cinque testate da parte del più prestigioso gruppo editoriale italiano, ma il silenzio che ha accompagnato questo annuncio. La crisi dell’editoria va avanti da anni e con ogni probabilità è irreversibile. La spirale, infatti, è quella che non lascia spazio a soluzioni, i giornali si vendono di meno, gli editori tagliano i costi delle redazioni, con evidenti ripercussioni sulla qualità dei prodotti editoriali che diventano meno interessanti, e quindi si vendono ancora di meno, chiudono le edicole, perché vendono meno giornali e quindi per i pochi lettori accaniti diventa sempre più difficile trovare il giornale.

Intanto avanza il modello dell’intelligenza artificiale, una di quelle cose che affascina molti editori, che vedono nel pc che scrive da solo la possibilità di rimpiazzare i giornalisti. Ma se proprio ieri ha detto il Presidente della Repubblica la cultura è fatto di pluralità, i bit, o meglio gli algoritmi, non sono plurali, sono 0 e 1, bit che rispondono agli interessi economici delle società che hanno sviluppato i software.

I contenuti che noi scriviamo, come questo, sono semplicemente input per degli output che terranno conto solo in base alle profilazioni ed alle targetizzazioni di come incrementare il profitto e la capacità di influenzare l’opinione pubblica degli sviluppatori. L’editoria, mettiamo prima del punto zero il numero che vogliamo, rimane un settore della cultura e richiede la sensibilità, la formazione e la rielaborazione dell’uomo.

L’intelligenza artificiale, come i social network ed i motori di ricerca, che tanto prima o poi si concentreranno non ha bisogno degli editori, né dei giornalisti. Gli Stati intanto nicchiano con politiche di regolamentazione e di sostegno del tutto inadeguati agli esiti di questa grande battaglia tecnologica, che in realtà è economica, che avrà degli esiti scontati. La situazione è molto più seria di quanto appaia.

Enzo Ghionni

Recent Posts

Askanews, ora i giornalisti chiamano il sottosegretario Barachini

Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…

18 ore ago

I pubblicitari contro la web tax: “Colpirà le piccole aziende”

Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…

2 giorni ago

Aie vuole incontrare Giuli: “In manovra non c’è niente per il libro”

La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…

2 giorni ago

Web tax, il dibattito è arrivato dentro il governo

La web tax ha aperto un dibattito anche all’interno del governo. Il sottosegretario alla presidenza…

3 giorni ago

Floridia, la Vigilanza Rai e la lotta per “un giornalismo libero”

Così parlò Barbara Floridia, presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai: “È fondamentale che chi…

3 giorni ago

Gli spioni di Milano, il lato oscuro del web

Tutti spiati: l’inchiesta a Milano mette in seria discussione alcune delle libertà fondamentali del cittadino…

4 giorni ago