Editoria

Rcs, c’è l’accordo per il debito e Mediobanca apre a Cairo

Accordo tra banche e Rcs per rifinanziare il debito, il gruppo editoriale ribadisce che l’offerta di Cairo “è a sconto”. Ma Mediobanca riapre uno spiraglio a sorpresa: la proposta va valutata, per ora è l’unica anche se sembra che la Poligrafici editoriale stia per scendere in campo

Rcs chiude il trimestre con perdite nette per 22 milioni di euro e perfeziona un accordo con le banche creditrici per il rifinanziamento del debito. Doppia buona notizia per via Solferino, anche sul fronte delle perdite. Il dato, infatti, fa segnare un miglioramento di più 13 milioni rispetto al primo trimestre del 2015. Sulla scia dell’accordo, il gruppo editoriale torna anche sull’Ops di Cario per la maggioranza delle azioni: “L’offerta è a sconto”.

Tornando alla questione del debito, l’accordo è stato firmato, per ora, da due banche ed entro un mese dovrebbe essere approvato a ruota dagli altri istituti di credito. Anche perché l’efficacia di quest’operazione passa dall’approvazione unanime di tutte le banche coinvolte.

Tra le altre cose, l’ amministratore delegato di Rcs, Laura Cioli, ha sottolineato che il term sheet prevede sia l’ estensione della scadenza a fine 2019 che la progressiva riduzione dei costi basata sulla riduzione del debito prevista a piano”. La Cioli ha escluso un eventuale aumento di capitale per poi precisare che gli accordi firmati in tutela dei finanziatori (i cosiddetti covenant), sono stati fissati “con margine rispetto ai nostri target di Piano”. Per questo motivo l’ad si è detta molto fiduciosa sul raggiungimento degli obiettivi.

A margine della riunione, il consiglio di amministrazione di Rcs è tornato sulla proposta di Cairo Communication ribadendo che “l’offerta è volta ad acquisire il controllo di Rcs MediaGroup a sconto, laddove tipicamente le offerte finalizzate all’acquisizione del controllo contemplano un premio a beneficio del mercato”. E sull’intenzione dichiarata da Cairo di avviare trattative direttamente con le banche finanziatrici i soci di Rcs hanno dichiarato “che non è chiaro a quale titolo Cairo Communication potrebbe interloquire con tali banche in relazione ai finanziamenti concessi alla società”.

Il cda ha ribadito le difficoltà di valutazione del titolo Cairo Communication, ma qualche voce fuori dal coro inizia a farsi sentire. Ad esempio Paolo Rotelli, socio Rcs con il 3,5% che ha ereditato dal padre Paolo l’impero delle cliniche, che è intervenuto per la prima volta sull’Ops del patron di La7 e del Torino dicendo: “Mi piace, è coraggiosa. La stiamo valutando con calma, perché il prezzo è basso. In generale la mia posizione è comunque che ci vuole un azionista unico per il Corriere”.

Che qualcosa stesse cambiando era quindi nell’aria. Ma la notizia più sorprendente è l’apertura di Mediobanca verso Cairo. L’amministratore delegato dell’istituto milanese, Alberto Nagel, ha infatti spiegato che la proposta dell’editore “è l’unica sul tavolo e bisogna valutarla”. Nagel ha assicurato di essere in buoni rapporti con Cairo, smentendo così le voci su un recente litigio, e con Banca Intesa Sanpaolo.

Insomma, l’offerta di scambio delle azioni è ritenuta bassa da tutti, tranne che dall’editore piemontese, ma a questo punto tutto sembra giocare a suo favore. E anche l’ingresso in campo del gruppo Riffser non sembra poter invertire la rotta. Poligrafici editoriale sarebbe pronta a entrare nella partita di Rcs.

Secondo voci di mercato il gruppo editoriale guidato dall’a.d. e vicepresidente Andrea Riffeser Monti sarebbe interessato a rilevare le attività di stampa dell’editrice del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. In questo modo il gruppo bolognese potrebbe diventare il più grande tipografo italiano. L’operazione porterebbe con tutta probabilità benefici a entrambe le aziende e Riffeser ha parlato di una ricerca di sinergie con altri editori per “mettere in atto risparmi di costi nel processo produttivo dei quotidiani. Il nostro gruppo, tramite la Poligrafici Printing spa quotata all’Alternative Investment Market Italia, si pone come driver in questa auspicabile operazione di concentrazione industriale”.

Cairo non sembra molto interessato al mondo delle rotative, il fatto che le sue riviste siano stampate da terzi ne dà prova. Ma l’offerta di Riffeser potrebbe portare abbondante liquidità in Rcs e la cosa piacerebbe molto alle banche. L’operazione non dovrebbe spostare gli equilibri avvantaggiando gli attuali azionisti o Cairo, semplicemente chi tra i due la spunterà potrà beneficiare di questo investimento.

Se Cairo dovesse aver voglia di migliorare l’offerta potrebbero esserci novità importanti. Ma l’editore ha già messo le mani avanti comunicando che per considerare valida l’offerta si farà bastare il 35% e non più il 50% come aveva dichiarato all’inizio del suo tentativo di scalata.

Recent Posts

Gedi, l’ultima cessione di Elkann: pronto a cedere Repubblica

John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…

17 ore ago

L’Ifj contro Israele: “46 giornalisti morti a Gaza”

I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…

18 ore ago

Il sogno del Papa: “Una comunicazione di pace”

Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…

4 giorni ago

Askanews, ora i giornalisti chiamano il sottosegretario Barachini

Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…

5 giorni ago

I pubblicitari contro la web tax: “Colpirà le piccole aziende”

Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…

6 giorni ago

Aie vuole incontrare Giuli: “In manovra non c’è niente per il libro”

La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…

6 giorni ago