“Sono convinto che possiamo fare una cosa un po’ sorprendente”. Roberto Rampi (Pd), relatore alla Camera della proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle per abolire il finanziamento pubblico all’editoria, e’ molto soddisfatto della discussione sul testo e delle audizioni che si stanno svolgendo in commissione Cultura e punta dritto al suo obiettivo: “Si puo’ partire da questa pdl per arrivare a una revisione delle regole del finanziamento pubblico all’editoria in modo da riqualificare il finanziamento stesso” afferma parlando con IL VELINO. Di sicuro, ascoltando gli operatori del settore (oggi fra gli altri Fieg e Fnsi), “sta emergendo un parere negativo sulla pdl rispetto all’ipotesi di abolizione tout-court ma si ribadisce il tema che l’informazione non e’ un bene commerciale qualsiasi”. Inoltre, “si dibatte su come spendere bene le risorse a disposizione”. Per Rampi “in questo Paese di tutto abbiamo bisogno fuorche’ di ridurre il pluralismo dell’informazione”. Percio’, considerando “che gia’ negli anni passati ci sono stati utili correttivi oltre che tagli lineari” e che “esistono ancora i margini per intervenire meglio” sul tema del finanziamento, “quello che stiamo raccogliendo ci puo’ portare a una valutazione conclusiva con una proposta diversa da quella in campo”. Il tutto se “la proposta del Movimento non e’ blindata” e partendo da un “dialogo con il governo e fra maggioranza e opposizione”.