Si è tenuta l’audizione del presidente di Raiway, Camillo Rossotto, presso la Commissione Industria del Senato. L’Opas di Ei Towers su Raiway «non ha precedenti», dal momento che la società «non è contendibile, né sollecitata né negoziata». In questo modo Rossotto ha commentato l’offerta di Mediaset, giunta come un fulmine a ciel sereno. Il presidente di Raiway ha ammesso che il valore della società è cresciuto di circa 80 milioni dal momento del lancio dell’Opas. Le dichiarazioni di Rossotto hanno allarmato Michele Anzaldi (Pd), segretario della Commissione di Vigilanza Rai. Il deputato si rivolge alla magistratura, ipotizzando l’apertura di un’indagine per insider trading. Per Anzaldi non si capisce come Mediaset abbia voluto far credere di poter acquistare una quota di maggioranza assoluta di Rai Way, non in vendita e non vendibile.
Si attendono ancora le risposte di Ei Towers ai quesiti posti dal presidente della Commissione, Massimo Mucchetti. L’audizione prevista ieri è saltata, scatenando per qualche ora una ridda di voci sulla motivazione del rinvio. E’ poi arrivato il comunicato dell’ad Guido Barbieri, il quale ha spiegato che per asimmetrie informative Ei Towers risponderà per iscritto alle domande della Commissione. Intanto i vertici della società controllata da Mediaset hanno incontrato la Consob. La convocazione è stata effettuata ieri dall’Autorità per chiarimenti sulle condizioni iniziali dell’offerta. Durante l’incontro Barbieri ha ribadito la bontà e la solidità del progetto industriale. Per ora Ei Towers non ha ancora risposto alle domande dell’Antitrust. Lo ha chiarito Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità per la concorrenza nel mercato, interpellato alla Camera. Il prospetto informativo inviato da Mediaset è stato ritenuto lacunoso dall’Antitrust. Ei Towers dovrà fornire all’Agcm anche dati sulle sue quote di mercato. Tali informazioni saranno utilizzate per stimare le potenzialità del gruppo per quanto riguarda le infrastrutture di trasmissione dei segnali. Il Biscione dovrà inviare dati anche in merito alla raccolta pubblicitaria.
Infine è da segnalare l’ipotesi, emersa nelle ultime ore, di un operatore unico a capo delle torri di trasmissione coadiuvato da un investitore con un fondo infrastrutturale. Alcune banche vedono di buon occhio questo progetto e ritengono che il soggetto terzo ideale sarebbe la Cassa Depositi e Prestiti. Per ora la Cdp smentisce qualsiasi tipo di interesse legato alle torri di trasmissione.
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