La delibera Agcom 128/2015, che ha rideterminato i rapporti tra la Rai e Sky, pare aver fatto scuola. Mediaset intende farsi pagare dalla tv di Murdoch i diritti per trasmettere le proprie reti sul decoder satellitare. Trattasi di retrasmission fees, una pratica già diffusa negli USA e in molti stati europei, come sottolineato dal consigliere di amministrazione Gina Nieri. In Germania tali pratiche hanno portato ben 93 milioni di euro nelle casse delle tv free. In Gran Bretagna si è arrivati alla cifra di 200 milioni di sterline. La precedentemente citata delibera è intervenuta su una controversia di lunga data tra Rai e Sky, avente ad oggetto l’oscuramento dei contenuti della tv pubblica sul decoder satellitare. L’Agcom ha risolto la situazione di stallo imponendo alla Rai di mandare in onda i programmi, dal momento che lo fa già gratuitamente e in chiaro. Nel contempo ha intimato a Sky il pagamento di un corrispettivo a Viale Mazzini per evitare la criptazione delle trasmissioni. Ora anche Mediaset vorrebbe essere pagata. Occorre tenere conto, però, che il pagamento di corrispettivi è stato determinato dall’Agcom in base alla rilevanza dei programmi della Rai in quanto servizio pubblico. A prescindere dal reale assolvimento da parte di Viale Mazzini di questa funzione, Mediaset potrebbe non avere le qualifiche che hanno portato il Garante ad optare per i pagamenti nei confronti della Rai. Ma d’altro canto potrebbe anche esserci un’apertura dell’Agcom in merito ad un allargamento dei soggetti aventi diritto agli indennizzi.
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