Rai sposa YouTube e anche la Tv pubblica si lancia nell’era del web 2.0

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Il nuovo volto della Rai, dal restyling della home page, al lancio di Rai.tv, alla nuova apertura nei confronti degli utenti, permette ora il diretto confronto con altri grandi content provider con l’obiettivo di generare maggiore interesse verso i propri contenuti e raggiungere anche il target giovane sempre più lontano dalla televisione generalista. Il primo passo di questo cambiamento è stato l’accordo con YouTube, il più popolare sito di video community al mondo.

Dal 19 giugno sulla pagina che ospita il branded channel, www.youtube.it/rai, il numero di video visti è cresciuto costantemente fino ad arrivare ad un totale di oltre 500.000 (con 39 video in continua crescita) ed il branded channel ha toccato i 40.000 visitatori.

Gli utenti possono vedere le clip più ricercate e selezionate tra le migliori esibizioni dei comici, da Luciana Littizzetto (in versione “sex symbol” con oltre 55.000 pagine viste) a Corrado Guzzanti, veri cult per i navigatori della Rete, o tra i programmi di informazione ed attualità, con le notizie più curiose e più fresche dei telegiornali, che il pubblico ha mostrato di apprezzare anche con il passaparola tra utenti e tra le novità dell’animazione, come il recentissimo cartoon culinario “Arturo e Kiwi”.

La grafica riprende gli elementi che caratterizzano Rai.tv, per sottolineare l’identità coordinata del marchio Rai sulla rete.

“La Rai già da tempo presenta ai propri utenti una importante offerta video sul web: con il lancio di Rai.tv tale offerta ha trovato un innovativo luogo di fruizione”, ha dichiarato Alberto Contri, amministratore delegato di RaiNet.

Contri ha aggiunto che “La strategia di rapida e semplice diffusione dei propri contenuti in rete – anche su altri portali con rapporti aperti e non esclusivi e sulla spinta aggiuntiva delle sollecitazioni del nuovo Contratto di Servizio Rai-Ministero delle Comunicazioni – si concretizza in questo primo accordo con YouTube per presidiare in modo forte e diretto la distribuzione professionale di contenuti di qualità e assicurare la piena tutela e salvaguardia dei diritti di terzi”.

L’obiettivo dei prossimi mesi è di chiudere accordi analoghi anche con i principali player nazionali e arrivare dall’autunno a individuare le opportune forme di monetizzazione pubblicitaria per sostenere ed allargare la diffusione dei contenuti Rai sulle diverse piattaforme digitali.

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