RAI/ PROIEZIONI ELETTORALI IN FORSE

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Oggi la decisione definitiva del Cda sulla possibilità o meno di trasmettere durante le dirette dei tg le proiezioni elettorali sulle amministrative del 15 e 16 maggio prossimi.
Mentre Masi parla di “polemiche sul niente”, il polverone è stato ormai sollevato e già si discute sull’eventualità che il servizio televisivo pubblico intenda favorire la concorrenza. I termini di avvio della gara d’appalto sono ormai scaduti. La strada alternativa, già battuta nella giornata di ieri, potrebbe essere la trattativa privata con 5 istituti demoscopici che operano in Italia. L’ipotesi più plausibile sarebbe quella di mandare in onda le proiezioni riguardanti le 4 grandi città andanti al voto e cioè Milano, Torino, Napoli e Bologna.
Il segretario Usigrai, Carlo Verna, parla di “scelta ridicola e censoria. C’è da immaginarsi – continua Verna – il dibattito sulle reti Rai tra politici che farebbero continuo riferimento alle proiezioni provenienti dalle altre emittenti, una sorta di invito a cambiare canale.”, mentre anche le critiche dell’opposizione non si fanno attendere. Robert Rao dell’Udc chiede che si faccia chiarezza, Fabrizio Morri del Pd spera che così facendo non si favorisca la concorrenza e, ancora, Pancho Pardi dell’Idv avverte che Masi abbia ormai oltrepassato il limite. Eppure Alessio Butti (Pdl) è convinto che si faccia tanto rumore per nulla dato che “la Rai da tempo non effettua le proiezioni su amministrative non collegate a regionali o politiche”. La direttrice del tg3 Bianca Berlinguer offre un altro spunto di riflessione dicendo di aver appreso che neanche Mediaset avrebbe intenzione di trasmettere ai telespettatori le proiezioni statistiche dei risultati. Le uniche alternative di visualizzazione si ridurrebbero quindi a Sky e La7. La parola definitiva spetta comunque al Cda Rai in procinto di riunirsi oggi.

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