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Rai: Pdl ad Agcom, Tg3 viola regole

Il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ha presentato un esposto all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ed un’interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai per denunciare la violazione dei principi del pluralismo dell’informazione, della par condicio e delle norme deontologiche proprie del giornalismo, del Tg3 (Rai 3), diretto Bianca Berlinguer, e per chiedere interventi contro le palesi violazioni segnalate.

“A gennaio – ha scritto Brunetta in un articolo pubblicato oggi da “Il Foglio” – tutto va secondo i canoni di legge, tanto più che si è in periodo elettorale. Poi però, sotto elezioni (saranno il 24 febbraio) Bianca non resiste al suo dna. È evidente che l’attesa è quella di poter godere nel futuro di una alleanza che, data l’incertezza dell’esito al Senato, assicuri lunga vita a una coalizione di sinistra alleata al centro di Monti e Casini. Detto fatto. Così dal 1° al 21 febbraio il centrosinistra ha totalizzato un tempo di parola pari al 34,4%; il centrodestra il 27,2%; Scelta Civica, Fli e Udc il 22,8%; il Movimento 5 Stelle il 4,2%. La auspicata coalizione Bersani-Monti si accaparra così un meraviglioso 57, 2 % a fronte di un risultato effettivamente conseguito del 39 per cento… Si noti che la multa dell’AgCom riguarda il periodo dall’11 al 17 febbraio. In quei giorni il Pdl ha fruito del 15,66% del tempo di parola nelle edizioni principali, circa la metà del Pd. Da qui la multa di 40mila euro e l’ordine di riequilibrare…”. “Risultati? Nel mese di marzo – continua Brunetta – il Partito Democratico, da solo, ha avuto un tempo di parola pari al 35,1%, rispetto al Popolo della Libertà che ha avuto il 22,6%; il Movimento 5 Stelle il 30,3%. Qui il Tg3, invece che servizio pubblico si dimostra un servizio bersaniano. Chiara anche dai numeri l’intenzione di promuovere l’alleanza sinistra-grillini. Non a caso l’ormai inutile centro montiano precipita al 3,5 % di presenza. Aprile accentua ancora la dispar condicio. Il centrosinistra viene omaggiato da Bianca Berlinguer del 57,7% del totale; il centrodestra è liquidato con un complessivo tempo di parola del 23%. Se però ci astraiamo dalle coalizioni, ecco che balza solo al comando con un distacco da Fausto Coppi sullo Stelvio l’eroico Bersani: ecco che il Partito democratico realizza un tempo di parola pari al 49,7% rispetto al Pdl che arranca al 15,6%. Va meglio al Movimento 5 Stelle con il 16,6%; peggio per il centro fermo all’1,6%”.

“Identico trend brezneviano a maggio. Il centrosinistra si ingolla il 54,1% del tempo di parola, mentre il centrodestra viene defraudato e gli è assegnato appena il 22 %. La coalizione di centro si conferma all’indecente 1,6% mentre il Movimento 5 Stelle è a 17%”. “Perché mi cimento con questo lavoro impopolare? Perché oltre che un dovere mi piace lavorare. Presentare un’interrogazione ai vertici della Rai e un esposto all’AgCom sul mancato rispetto del contratto per cui i cittadini pagano il canone, credo appartenga al compito di chi sia membro come me della Commissione parlamentare di Vigilanza sul Servizio Pubblico”, conclude Brunetta. (AGENPARL)

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