L’Antitrust ha condannato la Rai al pagamento di 5mila euro al seguito di una segnalazione di Federconsumatori. L’associazione – si legge nell’ultimo bollettino dell’Autorità – lamentava anche che il 21 gennaio 2011, durante il Tg1, è apparsa una schermata riepilogativa del canone Rai, con l’indicazione del ‘numero verde 199.123.000′, che in realtà non era gratuito ma a pagamento. L’autorità ha ravvisato in questo caso una pratica commerciale scorretta, condannando la Rai al pagamento di 5mila euro di multa. E’ stata invece ritenuto corretto il comportamento della tv pubblica in un altro caso. La Federazione nazionale consumatori e utenti del Trentino lamentava che, a fronte del pagamento del canone e di campagne promozionali su Internet che assicuravano la copertura totale del territorio, in seguito al passaggio definitivo dal sistema televisivo analogico a quello digitale, numerosi consumatori sarebbero stati impossibilitati alla visione dei programmi Rai, mentre sarebbero riusciti a fruire di quelli trasmessi da operatori concorrenti. L’Autorità non ha ravvisato nel comportamento dell’azienda pubblica – che venuta a conoscenza delle criticità ha informato gli utenti – una violazione delle diligenza professionale, né omissioni informative ai consumatori.