RAI: GIULIETTI, AGCOM NON SI FACCIA CONDIZIONARE DA POLITICA

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“Che succede all’Autorita’ per le comunicazioni? Auspichiamo, anche in questo caso, un confronto serio tra maggioranza e opposizione per modificare le fonti di nomina. Che sovrappongono controllati a controllori. Abbiamo difeso l’indipendenza e il ruolo dell’Agcom e sempre continueremo a difenderli. Per questo non vogliamo neanche immaginare che, a distanza di poche settimane dal voto, la politica possa prendere il sopravvento nelle decisioni dell’Autorita'”. Lo sostiene Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, commentando la decisione dell’Agcom di aprire un dossier sia sulla puntata del primo maggio di ‘Annozero’ su Raidue che su quella di sabato di ‘Che tempo che fa’ su Raitre con al centro, in quest’ultimo caso, le dichiarazioni di Marco Travaglio relativamente al presidente del Senato Renato Schifani. “Non si spiega infatti – dice Giulietti – su quale base l’Autorita’ abbia aperto un’istruttoria sulla trasmissione ‘Annozero’ o si appresti a valutare o peggio a sanzionare la trasmissione ‘Che tempo che fa’. Alcune indiscrezioni di stampa ci danno ragione. Risulta infatti che nella stessa Autorita’ sia in corso un forte dibattito sulla possibilita’ di intervenire nei confronti di Santoro e Fazio”. Alcuni commissari (e il portavoce di articolo ne fa i nomi: D’Angelo, Lauria e Sortino), nei giorni scorsi avrebbero votato contro l’apertura dell’istruttoria sulla trasmissione di Santoro “ritenendo giustamente che l’Autorita’ non abbia competenze sulla valutazione del contenuto editoriale delle trasmissioni radiotelevisive”. A giudizio del portavoce di Articolo21, “piuttosto che intervenire con provvedimenti di deriva censoria diventando di fatto il grimaldello della maggioranza di governo per conquistare la Rai o emettere l’ennesimo editto bulgaro, l’Autorita’ farebbe meglio ad onorare il suo ruolo di istituzione super partes occupandosi del tema delle frequenze e della violazione delle norme comunitarie accertata dalla Corte di Giustizia e facesse sentire anche con forza il suo parere su Europa 7”. E al di la’ di quello che le diverse Autorita’ e la commissione di Vigilanza Rai potranno decidere nello svolgimento delle loro mansioni, “va rimarcato – conclude Giulietti – che hanno la stessa fonte di nomina che sovrappone controllori a controllati. E’ una insostenibile anomalia in un Paese che gia’ vive una pesantissima anomalia. Confidiamo che anche questo tema possa tornare al centro del confronto politico tra maggioranza e opposizione”. (AGI)

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