Sul contratto di servizio e il suo iter, “piu’ parti politiche hanno chiesto di anticipare la discussione complessiva rispetto al termine del 2016 per il rinnovo della convenzione e la riforma dell’azienda. Il Governo si e’ detto disponibile a farlo in autunno”. Cosi’ il sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli risponde oggi in Commissione di vigilanza Rai, nel prosieguo dell’audizione iniziata il 18 giugno. “Io non sottovaluto il lavoro della Commissione – prosegue Giacomelli -. Facciamo pero’ insieme una valutazione di come le cose possano stare in una scansione temporale che convenga all’azienda. Non ho nessuna difficolta’ a condividere il testo dopo il lavoro fatto dalla commissione”. La questione posta sul tavolo e’ se sia meglio insistere subito per firmare il contratto di servizio o se il lavoro della commissione sia da considerarsi propedeutico. “Capisco la questione dei tempi”, risponde ancora Giacomelli, sottolineando la necessita’ di “non disperdere il lavoro fatto con cui gia’ si traguarda una fase nuova del contratto di servizio pubblico”. Secondo Giacomelli “gli scenari che si aprono oggi sono diversi per quanto riguarda l’assetto della comunicazione. La concezione di servizio pubblico e’ una, ma l’arrivo di soggetti diversi su piattaforme diverse provoca un cambiamento complessivo del sistema. Penso ad esempio alla distribuzione della pubblicita’. Siamo consapevoli che quando il Parlamento affrontera’ la questione del servizio pubblico non potra’ non affrontare complessivamente il tema”. Alla Rai, chiarisce successivamente Giacomelli, “avevamo chiesto in una prima fase” di concentrarsi “sugli aspetti gestionali e poi su quelli editoriali. Il lavoro che noi avevamo immaginato – aggiunge – prevedeva un’intensa fase di consultazione con le parti. L’impegno che ci siamo presi e’ l’autunno”. (ANSA)