E’ in programma domani un incontro tra la direzione generale della Rai e i sindacati del personale non giornalistico. Lo rendono noto Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-Confsal, aggiungendo che la richiesta è pervenuta dall’azienda. «La convocazione giunge a distanza di quasi un mese dallo sciopero del 22 dicembre contro il piano di ridimensionamento, approvato all’unanimità dal cda Rai – si legge in una nota -, il quale continua a non discostarsi da quanto precedentemente deliberato ed è oggetto di contestazione da parte dei lavoratori. La mancata risposta alla richiesta sindacale di blocco delle delibere che riducono il perimetro produttivo e ideativo della Rai non fa ben sperare sull’esito del confronto. Nonostante questo, i sindacati ritengono opportuno non mancare il confronto, chiarendo però, da subito, la volontà di proseguire con le iniziative di lotta già calendarizzate». Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-Confsal – prosegue la nota – «senza un reale cambiamento d’impostazione del piano, che riveda completamente l’idea di cedere la rete di Rai Way, lasciare il mercato internazionale, ridurre gli uffici di corrispondenza, chiudere le riprese esterne, non intendono dialogare. Rimane pesante la scelta, attuata durante le festività natalizie, del licenziamento di 45 lavoratori di Rai Corporation». «Questo significa – concludono i sindacati – che a partire dal 19 gennaio, se non arriveranno risposte concrete, si darà avvio alle ulteriori iniziative di lotta decise dal coordinamento unitario l’11 gennaio, tra cui il referendum interno per chiedere le dimissioni del direttore generale e dell’intero consiglio di amministrazione».