Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, prende carta e penna e scrive alla presidente della Rai, Anna Maria Tarantola e al direttore generale, Luigi Gubitosi per protestare contro le riprese della sua casa di Ravello. “Mi segnalano – scrive Brunetta – che due giornalisti, muniti di telecamera e qualificatisi come Rai, si sono recati tra ieri e questa mattina, due volte, presso la mia casa di Ravello, per riprenderla. Spero sia piaciuta loro, vista la cura con cui l’ho sistemata e, credo, resa accogliente. Il mio unico dubbio è relativo al tipo di servizio pubblico che si ha in mente di fornire”.
“Pensano di trasmettere un documentario su come, onestamente lavorando e tutto dichiarando al fisco – commenta ironico il presidente dei deputati del Pdl -, si riesca a costruire cose belle, nel rispetto del paesaggio, oppure s’adoperano affinché altri, magari interessati a farmi la festa (nel senso di festeggiarmi), possano più facilmente raggiungere il luogo dove mi trovo quando vado in vacanza?”.
Brunetta dice poi di escludere “che si tratti di una meschina ritorsione per le cose che, da parlamentare membro della commissione di Vigilanza, ho sostenuto sulla Rai. Sarebbe, in tal caso, troppo facile mettere anche quei soldi nel conto degli sprechi”.
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