“Io lo sciopero non lo farò. Ma il governo annunci prima dell’11 giugno il rilascio della nuovo Concessione, che poi è il vero nodo, il perno intorno al quale ruota tutta questa vicenda”. Così il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni, intervistato dal Messaggero, torna sullo sciopero indetto dai dipendenti Rai dopo i tagli annunciati dal governo.
Il sottosegretario alle Comunicazioni Giacomelli, continua Bonanni, “dica più chiaramente” che il rinnovo non è in discussione “e poi si metta subito mano al nuovo piano industriale”. “La Rai così com’è non può continuare. Con la botta dei 150 milioni sottratti al canone non può reggere. Ma si dica in modo trasparente cosa si intende per esuberi: non vorrei che alla fine a rimetterci siano proprio quei lavoratori precari che guadagnano 1200 euro al mese”.
“Chiedo al governo di uscire dalla confusione e di mettere mano alla Concessione. L’efficienza deve fare premio. Da troppo tempo la politica ha fatto in Rai il bello e il cattivo tempo. E ogni volta che ci ha messo le mani sopra è stato solo per piegarla ai propri interessi. Gli impegni si possono mantenere se si aboliscono i privilegi”. E sulla vendita di una quota di RaiWay riflette: “se i Ponti che trasmettono il segnale restano in mano pubblica sono più tranquillo, questo è certo. Ma anche in questo caso vorrei che si facesse chiarezza. Vendere? Ma vendere a chi?”. “E poi: vendere senza sapere a chi andrà tra due anni la Concessione del servizio pubblico?”.
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