Editoria

Radio Radicale: “Preoccupante decisione di non farci registrare processo Toghe Lucane”

Radio Radicale non potrà registrare le fasi del processo “Toghe Lucane” che si tiene a Catanzaro. La decisione è arrivata dal presidente della Seconda sezione penale della Corte d’Appello del capoluogo calabrese ed è stata comunicata proprio dall’emittente radiofonica che in una nota ha chiesto ai giudici di fare un passo indietro garantendo ai giornalisti di poter documentare e registrare le fasi di un processo importante per le comunità regionali.

In una nota, Radio Radicale ha espresso i suoi dubbi circa la decisione: “Il presidente della Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro ci ha infatti formalmente negato la possibilità di effettuare la registrazione dell’ultima udienza in virtù di quanto previsto dall’art. 22 del DL 137/2020 convertito in L 176/2020, che dispone la celebrazione dei processi penali a porte chiuse, in ragione della emergenza sanitaria in essere. Ce ne rammarichiamo perché tale decisione sembra non considerare che Radio Radicale svolge da 45 anni un servizio pubblico, rendendo fruibile l’ascolto integrale dei processi, ancor più rilevante in un momento, come quello attuale, in cui l’accesso alle aule viene negato ai cittadini proprio per la pandemia in atto”.

Quindi ha spiegato: “Comprendiamo infatti le esigenze di massima attenzione al rischio Covid e proprio per questo ricordiamo che Radio Radicale mette a disposizione di tutti la registrazione integrale dei processi, consentendone la conoscenza grazie alla presenza di un solo operatore tecnico e nelle condizioni di massima sicurezza”.

E dunque: “Riteniamo pertanto preoccupante che, pur in presenza di più che fondate esigenze, si possa interpretare il senso delle norme citate a discapito di uno dei principi essenziali della democrazia che vede nell’informazione un connotato imprescindibile”. Infine l’appello di Radio Radicale: “Ci auguriamo che tale decisione possa essere ripensata per consentirci di documentare, come sempre in spirito di massima e leale collaborazione, un processo così importante e di indubbio interesse generale”.

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