Radio Radicale sta cercando di aggiungere altri ricavi al quelli guadagnati attraverso i contributi pubblici (derivanti dalla convenzione con il Parlamento italiano) e ai contributi per l’editoria (circa 13,5 milioni di euro). La storica emittente che dal 1976 trasmette vari eventi politici, tra i quali le sedute parlamentari, vorrebbe intraprendere la collaborazione con altri media a cui verrebbe fornita parte della produzione audio-video realizzata dal Centro di Produzione (società che controlla Radio Radicale). Un meccanismo già sperimentato con l’agenzia AdnKronos.
“Noi produciamo circa 15 mila eventi all’anno – spiega Paolo Chiarelli, direttore del Centro di Produzione, in un intervista a Italia Oggi – vorremmo trovare soggetti che volessero pescare solo una parte dei contenuti che produciamo”. Contatti ci sono con le due tv dell’area del Partito Democratico: Red Tv e Youdem.
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