Secondo gli ultimi rilevamenti dell’Auditel, sono più di 35 milioni gli italiani che quotidianamente ascoltano la radio in casa, sul posto di lavoro o in macchina.
Proprio durante gli spostamenti capita spesso, però, di sentire fastidiosi fruscii se non assistere all’improvvisa perdita del segnale, soprattutto sotto una galleria o un tunnel.
Una realtà, questa, destinata a scomparire grazie alla diffusione della Digitalradio, caratterizzata da una ricezione molto più limpida e pulita senza il pericolo di brusche interruzioni.
Anche in questo campo, purtroppo, l’Italia non ha fatto passi da gigante visto che la copertura della nuova tecnologia è concentrata maggiormente al Nord della penisola e, complessivamente va dal 30 al 50% dell’intero territorio nazionale.
Le previsioni, però, dicono che nei prossimi 5/6 anni, grazie all’incremento dei ripetitori, la costosa connessione internet, potrebbe arrivare ad una copertura quasi totale e che le nuove auto tra i vari optional proporranno anche un ripetitore integrato, necessario per l’ascolto della radio digitale.
Intanto con una spesa che si aggira intorno ai 100 euro, oggi è già possibile adeguare il vecchio impianto o acquistare adattatori mobili che consentono a smartphone e tablet di ricevere il nuovo segnale.
Si tratta di device che supportano la DAB+ , Digital Audio Broadcasting, tecnologia nata nel 2007 che rappresenta lo standard adottato dall’Agcom.
Certo siamo ben lontani da quanto accade in altri paesi del Vecchio Continente come la Norvegia dove il 63% delle auto immatricolate possiede già a bordo la Digitalradio e che, nel 2017, prevede lo spegnimento dell’analogico o come l’Inghilterra che farà lo stesso nel 2018 e dove il 55% delle vetture di nuova generazione comprende il DAB+.
Proprio su questi temi, Il 4 e 5 novembre prossimo si svolgerà la 20° edizione del World DMB, un evento al quale prenderanno parte 160 rappresentanti provenienti da tutti i paesi del mondo.
La manifestazione prevede interessanti dibattiti focalizzati sul tema della eco sostenibilità della digitalradio, visto che l’innovativa tecnologia consente di accorpare più programmi su un’unica rete di trasmettitori, con una notevole riduzione del loro numero e con conseguente diminuzione dei consumi energetici e delle spese di manutenzione.
E’ prevista la massiccia partecipazione di esponenti di prestigiose case automobilistiche e di colossi dell’elettronica che già si sfregano le mani, intravedendo nella diffusione della radio digitale l’ennesimo, appetibile business…