“Europa, dopo aver dato il suo contributo appassionato e leale alla storia del Pd e alle sue scelte riformatrici e riformiste, nel rispetto del pluralismo organico e fecondo del partito, va in liquidazione volontaria, con i conti in ordine ed in pieno equilibrio patrimoniale”. Lo dichiarano il presidente Enzo Bianco e il vice presidente Arnaldo Sciarelli di Edizioni Dlm Europa. “Speriamo – proseguono – che la storia continui accanto a quella del progressismo italiano ed europeo. Ci sono le condizioni aziendali e strategiche perché questo possa avvenire”. A luglio le prime avvisaglie quando al Cdr fu comunicato che entro la fine di Settembre sarebbero iniziate le azioni per far cessare le pubblicazioni nonostante la società editrice Dlm Europa non sia gravata in alcun modo da debiti e, soprattutto, abbia attivato un regime di solidarietà conservativa per i giornalisti il cui numero si era già ridotto. Dunque, se non ci saranno nuovi investitori, in un futuro non troppo lontano potrebbe esserci la fusione dei due quotidiani. L’Unità si occuperebbe del rilancio della carta mentre a Europa spetterebbe lo sviluppo del web e del prodotto su diversi formati digitali. Questa almeno è l’idea di Renzi, chiamato a far quadrare i conti non solo dell’Italia, ma da segretario anche dei quotidiani del suo partito.