L’ultimo colpo messo a segno dai cyber pirati è stato inferto ad Evernote, la diffusa piattaforma di archiviazione digitale: più di cinquanta milioni gli account violati dagli hacker.
La notizia è trapelata dall’emittente inglese Bbc che ha intercettato le dichiarazioni di violazione del sito denunciate da parte del team Californiano.
Gli autori del blitz informatico sono al momento ignoti e nell’incertezza i responsabili del portale di catalogazione mettono in guardia gli utenti, invitandoli a modificare password e dati d’accesso al sito.
Gli account degli utenti di categoria Business e Premium sarebbero al sicuro, a differenza di quanti si servono della funzione “in the cloud” (la tecnologia che permette di memorizzare ed archiviare dati tramite software, grazie all’utilizzo di risorse hardware/software distribuite e rese virtuali in rete) rivelatisi, all’opposto, decisamente più vulnerabili.
In ballo ci sono numerosi documenti (testi, immagini, video) che fiduciosamente i clienti hanno deposto sulla piattaforma che funge da organizer.
Evernote, va detto, utilizza un sistema valido e molto apprezzato oltre che negli Usa, anche in Europa.
Dunque il danno di immagine si ripercuote a macchia d’olio e mette in luce una questione di cui si discute sempre più spesso, alla luce dei numerosi recenti attacchi subiti dai principali portali del web: quanto costa la sicurezza in rete? E soprattutto in relazione al caso del portale di raccolta documenti, quanto è giusto che a pagare siano gli utenti per così dire “comuni”?
Come abbiamo visto i sottoscriventi dell’abbonamento Premium ad Evernote, hanno potuto godere della salvaguardia dei propri dati ma cosa comporta questo tipo di sottoscrizione? Innanzitutto come illustra chiaramente il sito, la formula Premium fornisce una maggiore capacità di upload, un maggior numero di opzioni di condivisione, consente di accedere alla cronologia delle note ed altro.
Inoltre, offre funzionalità di ricerca nei documenti migliorate, riconoscimento più veloce delle immagini e niente inserzioni pubblicitarie.
Il tutto al costo di € 5,00 al mese o € 40,00 l’anno. Una cifra indubbiamente non stratosferica ma che per gli utenti, in relazione a quanto accaduto di recente al sito, questa volta ha fatto la differenza.