Il destino dei giornalisti italiani è quello di sentirsi raccontare le solite lezioncine di deontologia e professionalità da tutti, perfino da Fedez. Il rapper, già vicinissimo al M5s, dopo aver reso pubblico ogni aspetto della sua vita, legittimamente, ora si lamenta per il clamore e l’interesse suscitato nei media dalla vicenda che vede coinvolta la consorte, l’influencer Chiara Ferragni, per la vicenda della presunta falsa beneficenza e dei pandori. Fedez ha stigmatizzato la presenza sotto casa dei giornalisti e si è lasciato andare al solito populismo d’accatto: “Sotto casa di Messina Denaro non c’era tutta questa gente, ecco le priorità del Paese”. Del resto s’è capito che la linea di difesa social di Ferragni è proprio questa e viene rilanciata, in ogni dove sul web, dall’esercito di decine di migliaia di fans (o semplici bot?) che a loro volta “condannano” l’attenzione e l’interesse sul tramonto dell’ormai ex reginetta degli influencer.
Ma a Fedez è arrivata la risposta dei giornalisti lombardi e di quelli romani. Il gruppo cronisti della Lombardia e il Sindacato cronisti Romani hanno sottoscritto una nota di replica alle frasi del rapper: “Apprendiamo con stupore delle derisioni postate da Fedez sul web all’indirizzo dei colleghi giornalisti e fotoreporter trovati al rientro sotto casa sua. Fedez conosce meglio di tanti altri le regole della comunicazione e non può certo pensare che possa essere uno strumento sempre e solo a favore, per l’immagine o il business”.
Ma non è tutto: “I giornalisti hanno pieno titolo a seguire una vicenda che – nelle premesse, che noi speriamo non siano confermate – vede l’apertura di indagini con l’ipotesi non trascurabili nei confronti della moglie, Chiara Ferragni. Chi ha milioni di follower non può pensare di sottrarsi alla stessa notorietà voluta e più volte sbandierata, anche di fronte a fatti molto personali, nel momento in cui non è gradita”.
Pertanto, secondo i cronisti, si impone una domanda, per quanto retorica: “O Fedez davvero ritiene che questi fatti non siano importanti per i cittadini che hanno un rapporto fiduciario con i maggiori influencer? Non sono i giornalisti a decidere cosa accade, semplicemente lo raccontano”. La conclusione degli organismi di rappresentanza: “Auspichiamo che Fedez, più volte entrato sui temi dell’informazione, riconosca i ruoli esercitati correttamente, come il nostro, che si svolge già tra mille difficoltà legali, bavagli legislativi, sfruttamento e precariato. E scenda a stringere la mano ai colleghi”.
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