“Pulizia etnica intellettuale”, il twitt di Piroso anti-Gasparri fa esplodere le polemiche

0
925

E’ stato il caso di Pasquetta. Il giornalista Antonello Piroso, su Twitter, ha postato un commento contro il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Il tema del contendere, ben presto fino sullo sfondo, era quello del contrasto alla droga. Piroso, nello stigmatizzare le posizioni del parlamentare da sempre assolutamente contrario a ogni ipotesi di liberalizzazione, lo ha attaccato e ha scritto: “Quando lo vedo rivaluto la pulizia etnica (intellettuale)”. Il twitt del giornalista ha immediatamente sollevato un vespaio di polemiche che lo hanno investito e hanno infuocato un’altrimenti lentissima Pasquetta sul web.

Tra i primi a prendere posizione sull’episodio, i giornalisti di Lettera22 che hanno tirato in ballo anche le organizzazioni di Fnsi e Articolo21: “Un giornalista professionista, noto al grande pubblico come Antonello Piroso, può invocare impunemente la pulizia etnica, ancorché intellettuale (che per un giornalista dovrebbe essere quasi peggio di quella materiale), nel silenzio del  sindacato unico dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa e di associazioni di categoria che si ergono a paladine del politicamente corretto quali Articolo 21”.

E dunque: “Al momento, oltre la nostra,  al collega giornalista e senatore Maurizio Gasparri è arrivata infatti la solitaria solidarietà del presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti Carlo Verna. Il tweet di Piroso è sconcertante, rimanda alle pagine più buie della storia dell’ umanità e ha alimentato sui social una preoccupante escalation di violenza verbale da parte di chi non condivide le opinioni del senatore Gasparri”.  E infine: “Un simile linguaggio d’odio è incompatibile non solo con la professione giornalistica, ma con gli stessi principi del vivere civile”.

Il presidente del Cnog Carlo Verna aveva espresso la sua solidarietà e condanna dei fatti: “Non avendo poteri sanzionatori che sono in capo ai consigli di disciplina, che il collega giornalista senatore Maurizio Gasparri potrà adire come qualunque cittadino, posso solo esprimergli piena e convinta solidarietà come dovrebbe fare chiunque abbia buon senso e tenga a cuore l’articolo 21 della Costituzione”.

Carlo Verna ha poi precisato: “Lo farei verso chiunque anche non giornalista o non politico alla ribalta da anni. Oso persino sperare che a scrivere su twitter di rivalutazione del concetto di ‘pulizia etnica (intellettuale)’ sia un omonimo dell’iscritto all’Ordine del Lazio Antonello Piroso”.

Da Forza Italia, nel twitt del sottosegretario Francesco Battistoni, la solidarietà: “Fa veramente specie vedere un professionista come Antonello Piroso parlare nel 2021 di pulizia etnica nei confronti di Maurizio Gasparri, solo perché la pensa diversamente da lui. Evidentemente, l’intolleranza è un male su cui c’è ancora molto da lavorare. Solidarietà a Maurizio Gasparri”.

Lo stesso Maurizio Gasparri è intervenuto sulla vicenda e ha affermato: “Ho letto con sorpresa un tweet che mi ha dedicato Antonello Piroso, che, dal legittimo diritto di critica alle mie opinioni, passa su Twitter ad affermazioni sconcertanti scrivendo di me: ‘ogni volta che lo ascolto mi vedo costretto a rivalutare il concetto di pulizia etnica (intellettuale)’. Devo essere grato perché la ‘pulizia etnica’, cioè la soppressione fisica, invocata per me sui social da PIROSO, e seguita da insulti da lui causati, viene derubricata a ‘intellettuale’, ovvero la soppressione totale del mio diritto di espressione?”.

Dunque l’ex ministro ha continuato: “Riservandomi ogni altra iniziativa chiedo pubblicamente al presidente dell’Ordine dei giornalisti Verna, nella mia qualità di appartenente allo stesso, come devo immaginare sia anche chi invoca per me ‘pulizia etnica’ sui social, se è compatibile con l’apparenza al giornalismo un linguaggio simile e se il sacrosanto diritto di critica deve essere espresso in queste forme, degne di ben altre orrende condotte e situazioni”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome