Arriva dallo stesso Fabrizo Masini la conferma ufficiale del suo nuovo incarico di direttore generale di Publiepolis, notizia anticipata da Pubblicità Italia Today del 9 febbraio. Il manager grossetano, una carriera di 36 anni nelle concessionarie stampa, dall’1 marzo coordinerà quindi la raccolta di E Polis, dopo lo stop forzato di due mesi in seguito all’uscita a fine novembre 2008, per divergenze con la proprietà, da Publikompass, dove era stato per anni dg. “La mia mission a Publiepolis – conferma Masini – sarà spingere soprattutto la pubblicità locale, che vale i due terzi del totale della raccolta di E Polis. Il resto è pubblicità nazionale, affidata dall’inizio di quest’anno in sub-concessione a Prs, ora sotto la mia supervisione. Mentre Prs dovrà presidiare le giuste quote di mercato in base alle diffusioni del quotidiano gratuito, che con la 19ma edizione in partenza il 23 febbraio in Friuli raggiunge 620.000 copie di tiratura, l’intera forza vendita di 150 persone di Publiepolis sarà dedicata alla locale, importantissima per un quotidiano nazionale che vanta il maggior numero di edizioni locali in Italia, più di Qn o della Stampa. L’obiettivo di raccolta totale 2009 è di 30 milioni, dopo un 2008 a 25 milioni”. E dopo i 17 milioni del 2007, anno partito proprio con Pk come concessionaria, con revoca dell’incarico ad aprile da parte dell’allora editore di E Polis Niki Grauso e creazione di Publiepolis, struttura affidata a Claudio Noziglia, poi uscito, e Carlo Momigliano. Il quale, finora ad della struttura, ne diventerà vicepresidente, restando editore incaricato della società editrice. L’ad della stessa società, Sara Cipollini, svela gli obiettivi a lungo termine: “Oggi siamo a break even solo per i proventi straordinari dovuti all’affitto delle testate locali, 9 nel 2008, a cui nel 2009 se ne aggiungeranno altre 6. Ma per avere un conto economico stabile a regime, dovremo raggiungere 60 milioni di raccolta pubblicitaria. Ci arriveremo con 30 edizioni: la 21ma e 22ma nasceranno entro giugno, in ballottaggio ci sono Genova, Marche, Romagna, Varese, Trento, Parma e Monza”. (P.i)