Per la Fiat, che controlla attraverso la società editrice de La Stampa, dopo la fusione per incorporazione della Itedi avvenuta lo scorso anno, è il momento di dire addio alla Sicilia. Non solo nel settore automobilistico. La Pubblikompass (controllata al 100% dal quotidiano torinese), infatti, società concessionaria della pubblicità nazionale per i tre quotidiani storici dell’Isola, La Sicilia, il Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud, abbandona l’Isola e chiude gli uffici in tutto il Sud Italia mantenendo in piedi solo gli uffici di Roma e Torino. Una decisione maturata sullo sfondo di una situazione particolarmente complicata nel settore della pubblicità in Sicilia e anche in considerazione delle nuove partnership che il gruppo guidato da John Elkan sta cercando di stringere con il gruppo Rcs che edita il Corriere della Sera. Giusto per inquadrare il problema: il settore pubblicitario in Sicilia è passato dai 130 milioni di euro di fatturato nel 2011 ai 67 di raccolta del 2013. Un crollo vertiginoso che non rende sostenibili i costi. E così 87 lavoratori, fra amministrativi e agenti, sono in mobilità. Per i tre quotidiani siciliani, legati a stretto filo anche dalle compartecipazioni concatenate dei gruppi editoriali di controllo, si tratta di trovare una nuova concessionaria. A Catania, Mario Ciancio Sanfilippo starebbe cercando di operare in house creando una struttura che autonomamente ricerchi pubblicità sul mercato nazionale anche grazie al lavoro svolto dalla società del gruppo che si occupa di affissioni pubblicitarie. Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia invece cercando un nuovo centro media cui affidarsi. Contatti ci sarebbero stati con la concessionaria del Messaggero e con la Manzoni che si occupa della raccolta per Repubblica, giornale concorrente, nelle pagine di Palermo al quotidiano di via Lincoln. Ma l’accordo non sarebbe di facile soluzione soprattutto per la parte relativa alla raccolta dei bandi istituzionali che mettono in concorrenza, con pesanti ricadute nella vendita degli spazi dei giornali regionali, i quotidiani nazionali con quelli locali. Senza contare poi il numero accertato dalla diffusione stampa sulle copie vendute in edicola che continua a scendere. Non è un caso che all’Ars si discuta di un disegno di legge per il sostegno all’editoria siciliana, approvato dalla terza commissione, proposto dal movimento Articolo 4 di Lino Leanza che deve ora essere approvato in aula. La proposta di legge prevede per le imprese che hanno sede legale e fatturato prevalentemente realizzato in Sicilia contributi in conto interesse e prestazione di garanzie per investimenti (interventi finanziati con risorse comunitarie, per un massimo di 15 milioni di euro per il settennio di programmazione 2014/2020). Mediante bandi annuali le imprese potranno accedere a finanziamenti agevolati, con garanzia da parte della Regione, per realizzare investimenti per l’innovazione tecnologica ed il potenziamento dell’offerta.