PUBBLICITÀ, PER LA STAMPA UNA VALLE DI LACRIME

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Al peggio non c’è mai fine, vista la caduta senza freni per la pubblicità.
Secondo i dati dell’Osservatorio Stampa FCP relativi al periodo
gennaio-marzo 2012 raffrontati allo stesso periodo del 2011,
infatti, il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale ha
registrato un calo dell’8,3 per cento. In particolare i quotidiani a
pagamento nel loro complesso hanno registrato un -7,4 % a fatturato e un -0,1% a spazio.
L’andamento è confermato dai dati relativi
alle singole tipologie: la tipologia Commerciale nazionale ha evidenziato
-5,9% a fatturato e -1,4% a spazio, mentre quella di Servizio
ha segnato -7,6% a fatturato e -4,6% a spazio e la Rubricata un
calo dell’8% a fatturato e del 17,4% a spazio. La pubblicità Commerciale
locale ha ottenuto -9,4 % a fatturato e +1,7% a spazio.
Peggio ancora è andata ai quotidiani Free Press, che nel totale sono
crollati del 40,4% a fatturato e del 38,1% a spazio. Leggermente
più contenute le perdite dei periodici che hanno segnano un calo
a fatturato -7,9% e a spazio -7,3 per cento, con i settimanali che
hanno perso l’11% dei ricavi e il 6,6% degli spazi, mentre i mensili
sono arretrati del 3,7% nel fatturato e del 7,9 quanto agli spazi.
Non va meglio alla tv e non solo a Mediaset.
Ieri, infatti, il cda Rai ha audito i vertici della Sipra che nel corso
della riunione ha confermato i rumors dei giorni scorsi: secondo
quanto trapelato la concessionaria pubblicitaria del servizio pubblico
avrebbe reso nota la sua previsione per la raccolta pubblicitaria
del 2012 che potrebbe chiudersi con un segno negativo a due
cifre pari a -50 milioni di euro.

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