Il Rapporto conclusivo dell’attività del Governo Prodi illustra i principali provvedimenti approvati dal Governo e dal Parlamento nel corso della legislatura appena conclusa.
Nonostante la breve durata, la legislatura ha visto l’approvazione in Consiglio dei Ministri di 177 disegni di legge e di 42 decreti legge, di cui, rispettivamente, 69 e 41 approvati in via definitiva dalle Camere.
L’attività normativa del Governo ha toccato tutti gli ambiti di quel programma sul quale l’Esecutivo ottenne il consenso dei cittadini e la fiducia delle Camere.
La prima ampia area si riferisce alle “garanzie istituzionali e diritti civili”: comprende sia gli interventi di carattere istituzionale e di riforma dell’ordinamento giudiziario, sia quelli riguardanti la sicurezza interna ed esterna del Paese.
La seconda grande area riguarda lo “Sviluppo sostenibile”. La sostenibilità di lungo periodo significa dare un significato concreto alla tutela dell’ambiente, ma anche condividere e sostenere un’opera di risanamento finanziario più rispettosa del futuro e delle giovani generazioni. Questo, in fondo, è il motivo per il quale è importante che gli obiettivi di risanamento siano stati centrati e che le spese pubbliche siano state riportate su un sentiero di maggiore sostenibilità finanziaria.
Il Rapporto prosegue con i provvedimenti assunti in campo sociale. Le misure spaziano dagli interventi in campo previdenziale a quelli di natura assistenziale, dalla costruzione di maggiori tutele per i lavoratori precari al contrasto al lavoro irregolare.
Da ultimo, il Rapporto si occupa della collocazione internazionale del nostro Paese e del suo ruolo nella costruzione della grande “casa” europea.
Gli obblighi internazionali, dalla missione in Afghanistan a quella in Libano vengono qui richiamati, assieme al ruolo giocato dal Paese su temi quali la moratoria sulla pena di morte.
La struttura – sulla base della quale vengono esposti i vari provvedimenti – è basata su un “riordino” del programma di Governo: l'”Albero del programma”, elaborato e presentato dal Dipartimento per il programma di Governo a fine 2006.
Quella articolazione per obiettivi consente oggi di osservare da vicino quanto, e in che modo, il programma originario del Governo sia stato oggetto di attuazione.
Fonte: ministro per l’Attuazione del Programma di Governo