È stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso relativi alle frequenze in banda. 800,1800, 2000, 2600. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro un mese. Le aziende che sulla base di quanto previsto dal bando, saranno ammesse alla gara, avranno ulteriori 30 giorni di tempo per presentare le offerte economiche. Tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre avrà poi luogo la seduta pubblica per l’apertura delle offerte e, a seguire, lo svolgimento dell’asta. «Con l’attivazione della gara – ha detto il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani – l’Italia sarà tra le prime nazioni ad assegnare queste frequenze aprendo la strada all’era del 4g e riaffermando il primato italiano nel panorama mondiale di questo settore».
La base d’asta per i 24lotti delle frequenze Lte, laquarta generazione della telefonia mobile, è poco più di 3,1 miliardi di euro. Per ogni tipologia di lotto (sei per la banda 800 Mhz Fdd; tre per la banda 1800
Mhz Fdd, uno per la banda 2000 Mhz Tdd, dodici per la banda 2.600 Mhz Fdd, e due perla banda 2600 MHz Tdd) si procede alla formulazione della graduatoria delle offerte valide, e al rinvio a una fase di miglioramenti competitivi. L’aggiudicazione dei blocchi può avvenire anche in presenza di un unico offerente. I diritti d’uso delle frequenze in asta hanno durata fino al 31 dicembre del 2029, sono rinnovabili e non possono essere ceduti a terzi senza previa autorizzazione da parte del ministero dello Sviluppo.
Il bando elenca una serie di procedure per la partecipazione, e precisa quali sono i soggetti che possono o non possono partecipare.
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