La Provincia di Trento a tutela dell’informazione e dell’occupazione

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Parte dal consigliere provinciale di Trento, Claudio Civetti, una proposta di mozione per gli aiuti all’editoria locale: sostenere gli editori e i professionisti dell’editoria senza generare disequilibri e salvaguardando comunque i meccanismi della concorrenza leale

Il ruolo dell’informazione locale a livello civico, culturale, sociale e politico è quantomai centrale in questo periodo storico. Le notizie circolano e vengono condivise ad un ritmo sempre maggiore, tuttavia i professionisti del settore non vivono certo un momento felice. Per questo motivo parte dal Trentino una proposta di mozione presentata dal consigliere provinciale Claudio Civetti intitolata “Mondo dell’editoria locale e dell’informazione. La Provincia di Trento intervenga con progetti di collaborazione a sostegno della presenza territoriale a tutela dell’occupazione”.

Civetti evidenzia che nel contesto attuale c’è la necessità che le istituzioni mettano in atto un piano per favorire il sistema dell’informazione locale e sostenere gli editori e i professionisti impegnati in questo ambito. Tutto ciò, si legge nella mozione, “non soltanto per il ruolo fondamentale che svolgono, ma anche per impedire che il sistema dei media smarrisca, complici dinamiche economiche e commerciali inclusa naturalmente la crisi economica, la propria caratterizzante autonomia e venga così meno la salvaguardia di quel valore indiscutibile che in tale ambito, e non solo, è costituito dal pluralismo,ma anche da un sano localismo,inserito proprio in quei valori rimarcati anche dall’Autonomia che ci appartiene”.

Una spinta all’azione, ma non solo: nel testo vengono anche indicati alcuni possibili aiuti all’editoria. Si parte dai contributi per l’innovazione tecnologica delle attrezzature e dei mezzi di produzione e diffusione radio-televisiva (compresi anche i costi per la progettazione e realizzazione dei siti web) per poi passare agli incentivi per l’occupazione nel settore del sistema radiotelevisivo e dell’editoria. Ma è ipotizzabile anche un sostengo alle emittenti radio e televisive che stipulano convenzioni con enti che operano per la sensibilizzazione verso tematiche di solidarietà sociale o per la trasmissione dei lavori nei consigli comunali, provinciali e regionali.
Ma vengono ipotizzate anche altre iniziative, come ad esempio il finanziamento di abbonamenti alle agenzie di stampa per garantire un flusso continuo di notizie alle redazioni giornalistiche delle emittenti radiotelevisive locali e alle testate on line.

Per questo motivo, spiega Civetti nella mozione, “pare più che opportuno che anche l’Amministrazione provinciale si decida – per sostenere, come detto, non tanto e non solo dinamiche occupazionali, che già sono fondamentali, ma una realtà essenziale per la salute stessa del sistema democratico – a predisporre forme di contributi ed incentivi che, pur senza generare disequilibri e salvaguardando comunque i meccanismi della concorrenza leale, diano supporto al mondo dell’editoria e dell’informazione sia con riferimento ai professionisti che vi lavorano – o che vorrebbero lavorarvi -, sia rispetto all’acquisto delle attrezzature indispensabili in tale settore”.

Non si ipotizzano cifre poiché, al di là degli importi e dell’ammontare finanziario che simili interventi di contributo comporterebbero, il loro valore simbolico sarebbe infatti indiscutibile per le ragioni sin qui esposte e come decisivo segnale di attenzione verso i più caratteristici valori democratici”.

Insomma, la proposta avanzata dal consigliere provinciale mira ad attivare forme di sostegno e non regalie per oscuri consensi poiché la presenza di emittenti radio televisive con diffusioni capillari, insieme alla pluralità della stampa e dei siti online, garantiscono la partecipazione, la conoscenza e la capacità di interagire con una serie di situazioni altrimenti escluse dalla possibilità di esserci.

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