Prosegue, in Commissione Cultura, l’esame dei ddl sulla legge finanziaria 2010 (C. 2936) e sul Bilancio (C. 2937) iniziato martedì, quando sono stati illustrati, dai deputati Giulietti e Levi, gli ordini del giorno e gli emendamenti volti ad incrementare i fondi per il comparto editoria.
Ieri la Commissione ha respinto gli emendamenti Levi 2936/Tab.C.5, Giulietti 2936/Tab.C.8, De Biasi 2936/Tab.C.6 e l’ordine del giorno Giulietti 0/2936/VII/3.
Nel corso della discussione, Ricardo Franco Levi (Pd) ha illustrato una proposta di relazione alternativa sulla tabella n. 2, rilevando che il settore dell’editoria, che deve rivestire un ruolo fondamentale al fine di contribuire alla diffusione della libertà di manifestazione del pensiero e del pluralismo delle idee – così come previsto dall’articolo 21 della Costituzione -, è in grave difficoltà, in quanto è carente il sostegno da parte dello Stato. Levi ha sottolineato che lo stato di crisi in cui versa il settore deriva anche dalla riduzione nella vendita degli spazi pubblicitari sulle varie testate e che i tagli alle risorse pubbliche rischiano di comportare la chiusura da parte di varie testate.
Levi ha aggiunto che la riduzione delle risorse pubbliche a sostegno dell’editoria si pone in contrasto con le politiche di sostegno pubblico degli altri Paesi europei, che pur con modalità e strumenti diversi, sono sicuramente connotate da un’attenzione decisamente maggiore allo sviluppo del settore rispetto a quello dimostrato dallo Stato italiano. Ha riconosciuto, peraltro, che la delegificazione delle norme relative all’editoria aggrava sicuramente la situazione, ribadendo la necessità che vengano stanziate risorse a sufficienza per il prossimo triennio, al fine di evitare il collasso di un settore vitale per la vita del nostro Paese.
Vincenza Petta
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