Proroga ai tagli all’editoria, esulta la politica

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Il governo proroga i tagli ai contributi per l’editoria: esulta la politica. I dem Mancini, Bonafé, Cuperlo, Fornaro, Mauri, Guerra, Lai, Pagano e Roggiani in una nota hanno espresso la loro soddisfazione: “L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dell’emendamento bipartisan al Decreto Milleproroghe che proroga la moratoria del taglio dei contributi all’ editoria di altri 24 mesi è certamente una buona notizia. Ora però non si deve perdere tempo e occorre lavorare con serietà ad una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell’informazione. Al centro deve essere posto il diritto del cittadino ad una informazione corretta e puntuale”. Soddisfatto anche Marco Grimaldi di Avs che rivendica al suo rassemblement la paternità dell’emendamento: “Il nostro emendamento tutela il pluralismo dell’informazione mettendo in sicurezza i contributi per Radio Radicale e per i giornali in cooperativa, come il Manifesto. Siamo soddisfatti per l’approvazione che sana il vulnus del taglio progressivo dei finanziamenti, approvato con la legge di bilancio 2019”.

Ma arriva grossa soddisfazione anche dalla Lega. Che, per fortuna, ha archiviato subito la parentesi politica di quando, per compiacere i vecchi alleati di governo del M5s, fece parte di quell’esecutivo che diede a Vito Crimi l’occasione per tentare di ammazzare e spegnere, con politiche aggressive, fake news e demagogia, le tante voci del territorio. Ed è proprio ai territori che pensa la deputata Elena Maccanti: “Bene l’approvazione dell`emendamento al Milleproroghe che rinvia l’inizio della riduzione dei contributi all’editoria. Ora è necessario che il governo dia rapida attuazione alla legge delega per la revisione organica del settore, prevista dalla legge di bilancio 2024”. Maccanti prosegue a proposito di tagli e di editoria: “Da sempre la Lega sostiene la necessità di una rivisitazione dell’intera normativa sui finanziamenti all’editoria, con un taglio graduale per i grandi gruppi e un maggior sostegno all’informazione locale, che svolge un ruolo preziosissimo, soprattutto nelle aree rurali e montane”. E quindi ha concluso: “Siamo certi che il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini saprà valorizzare questo patrimonio che, specialmente in Piemonte, rappresenta un`importante tradizione e genera lavoro per migliaia di persone per un giro di affari che supera i 50 milioni di euro”.

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