“Se non si ripristina il diritto soggettivo – spiega Roberto Mura, senatore della Lega Nord che dal 2005 al 2007 fu direttore generale della Padania e lanciò insieme a Gianluigi Paragone il progetto di distribuzione nazionale del quotidiano – sarà difficile per molti amministratori certificare il bilancio. Senza il diritto soggettivo i fondi vengono distribuiti orizzontalmente e iniquamente a tutti, non solo ai giornali veri, quelli che danno davvero lavoro a giornalisti e poligrafici e che ogni giorno distribuiscono nelle edicole. Dobbiamo intervenire subito, prima che il paziente sia morto”.
Ripristino del diritto soggettivo, integrità del Fondo all’editoria e legge di riordino del settore sono i punti sui quali stanno lavorando alcuni parlamentari come Vita, Mura e molti altri anche nel Pdl e nell’Udc, per mettere a punto un emendamento ai collegati della Finanziaria da presentare alla Camera, dove a novembre ci sarà il primo passaggio parlamentare.
“Che fine ha fatto il regolamento, mai formalizzato, che avrebbe dovuto riportare un po’ di ordine nelle modalità di erogazione dei contributi diretti ai giornali?”, chiede Vincenzo Vita, vice presidente della Commissione cultura del Senato dove il documento è stato approvato a maggioranza in cambio della promessa, pronunciata da Paolo Bonaiuti, del ripristino del fondo e del diritto soggettivo. “E soprattutto – continua Vita – che fine ha fatto la legge di riforma del settore che tutti dicono urgentissima, con tanto di Stati generali che avrebbero dovuto lanciarla?”.
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