Privacy, il Garante ai giornalisti: “Aggiorniamo il codice deontologico”

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Il garante della privacy, Antonello Soro e, nel riquadro, il presidente dell'Odg, Enzo Iacopino
Il garante della privacy, Antonello Soro e, nel riquadro, il presidente dell’Odg, Enzo Iacopino

Coniugare libertà di stampa e diritti della persona, anche alla luce delle opportunità offerte dalla Rete e dei rischi per la privacy che le nuove forme di comunicazione comportano. Con questo obiettivo il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, ha scritto al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, informandolo della decisione di voler promuovere un aggiornamento del codice deontologico per l’attività giornalistica.
“Il codice di deontologia dei Giornalisti, adottato dal Consiglio dell’Ordine nel 1998,- scrive Antonello Soro- ha rappresentato un traguardo rilevante per garantire lo svolgimento di un’attività di informazione attenta e rispettosa della dignità della persona”. “Come ho avuto modo di rilevare in occasione della presentazione della Relazione annuale al Parlamento – continua il presidente dell’Autorità- è tuttavia opportuno adeguare il codice, anche in ragione del tempo trascorso dalla sua approvazione, alle mutate realtà e sensibilità, soprattutto alla luce delle implicazioni che l’evoluzione tecnologica ha sul modo di fare informazione”.
Il Garante ha dunque deciso di promuovere, sulla base di quanto previsto dalla normativa sulla privacy, “l’adozione di ‘modificazioni od integrazioni al codice di deontologia’, al fine di coniugare al punto più alto libertà di stampa e diritti della persona, nella consapevolezza dell’importanza che le fonti di auto-regolamentazione assumono nell’etica professionale”. In vista di questo rilevante impegno, il Garante ha chiesto al presidente Iacopino un incontro per definire insieme programma e termini del lavoro da intraprendere.

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